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Dimezzate le Province. Forse ...

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Entro fine anno le amministrazioni dovrebbero passare da 107 a 50

Nicoletta Orlandi Posti
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Il governo ha messo nero su bianco la volontà di dimezzare le amministrazioni entro fine anno, passando da 107 a circa 50. Prima, spiegano dall'Upi, è necessario leggere bene il testo del decreto e valutare quanto farà l'esecutivo sullo sfoltimento degli enti statali periferici, che avrebbe dovuto produrre un risparmio di circa 5 miliardi di euro. Ma intanto dalle Province si insiste molto sul termine accorpamento, facendo trapelare la volontà di voler archiviare a fine anno meno chiusure di quelle preventivate. Per il calcolo degli enti da tagliare il governo ha fatto sapere che si dovranno rispettare due criteri: la dimensione territoriale (che dovrebbe essere di 3mila km quadrati) e popolazione residente (numero di abitanti inferiore a 350 mila). E naturalmente, da gennaio 2014, verranno meno anche le 10 amministrazioni che saranno inglobate nelle città metropolitane (Roma, Milano, Torino, Genova, Venezia, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria). Per varare la soppressione si agirà di concerto con i Consigli delle autonomie locali, presenti in ogni Regione, che stileranno un piano di riduzione e accorpamento. Sulla base di questo verrà poi presentato un atto legislativo di iniziativa governativa, sentita ciascuna regione interessata. In caso di impasse il governo deciderà comunque, previo però il parere della Conferenza Unificata.

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