Il Vaticano spende troppoConti in rosso per la Santa Sede
Il bilancio 2011 presenta un disavanzo di circa 15 milioni di euro
In Vaticano si spende troppo per la "comunicazione" e i dipendenti. E così il Bilancio consuntivo consolidato della Santa Sede per l'anno 2011 chiude con un disavanzo di 14 milioni 890mila euro. I capitoli di spesa più impegnativi, si legge in una nota, sono stati proprio quelli relativi al costo del personale che "al 31 dicembre contava 2.832 unità, e ai mezzi di comunicazione sociali, considerati nel loro complesso". Sul risultato 'in rosso' ha influito però anche "l'andamento negativo dei mercati finanziari mondiali che non ha consentito di raggiungere gli obiettivi preventivati". Eppure il Bilancio Consuntivo Consolidato della Santa Sede per l'esercizio 2010 aveva fatto registrare un attivo di quasi 10 milioni di euro, primo risultato positivo soprattutto dopo due bilanci precedenti in perdita: quello 2009, che aveva fatto segnare perdite per 4,1 milioni di euro e quello 2008 in cui il rosso era invece stato di 911mila euro. Il marcato disavanzo del 2009, però, era dovuto in parto al 'riassorbimento' delle perdite lasciate fuori bilancio nel 2008 in seguito alla crisi finanziaria, in accordo con la prassi contabile internazionale. Il Governatorato, che ha un'amministrazione autonoma e indipendente e conta su 1.887 persone assunte, ha chiuso invece il 2011 con un attivo di 21 milioni 843mila euro. Il suo bilancio era tornato in attivo nel 2010 quando aveva registrato entrate per 255,9 milioni di euro e uscite per 234,8 milioni, con un utile di 21 milioni di euro. Nel 2009, invece, il Governatorato aveva fatto segnare un passivo di 7,8 milioni di euro e nel 2008 addirittura di 15,3 milioni.