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Arriva l'estate e fa caldoMa per il meteo non è normale

Gara tra esperti per fornire in tv dettagli apocalittici sulla bella stagione

Nicoletta Orlandi Posti
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È arrivato il caldo, e questo, a metà giugno, non dovrebbe certo far notizia. L'alta pressione però tira brutti scherzi, e così, con l'innalzamento della temperatura, ecco uscire allo scoperto gli esperti del meteo estremo, quelli che in tv ci forniscono dettagli apocalittici sulla bella stagione - o che tale era prima che, stolti, non ne conoscessimo le costanti insidie - e che ci consigliano, con toni allarmistici, come affrontarla al meglio per non crepare. «Pensate», ci avverte preoccupata Silvia Vada (Studio Aperto), specializzata in gelo siberiano e caldo africano, «quest'ondata di calore porterà anche l'afa». Ma no, non ce lo saremmo mai aspettati! L'afa generalmente non fa capolino attorno a febbraio e marzo? Che ingenui che siamo! Poi, la nota esperta che mette a nudo la nostra ignoranza, prevede il futuro e aggiunge che a causa di questa famigerata «bolla africana» «passeremo notti abbracciati ai ventilatori e ai condizionatori». Come no, e magari nascerà anche una storia di sesso col Pinguino De Longhi. Per chi non volesse correre il rischio di scambiarsi effusioni un po' troppo spinte con il sensuale elettrodomestico però, una soluzione c'è: «Chi può si rifugi in montagna», consiglia l'ineffabile guida. Già, in montagna c'è più fresco, penserà un ascoltatore superficiale. Ingenuo due volte! Perché dietro all'esortazione a trascorrere il fine settimana sul Cervino o sul Gran Sasso si cela una motivazione scientifica: «L'abbronzatura conquistata in quota è più duratura di quella da spiaggia», ci informa la giornalista. Insomma, signore, non preoccupatevi della prova costume e continuate pure a mangiare senza tanti sensi di colpa. Stare seduti su una seggiola a millecinquecento metri con addosso una camicetta, anziché mostrarsi in due pezzi sulla battigia, è più salutare e fa diventare scuri molto più velocemente. Ma veniamo a chi risentirà maggiormente di queste temperature da africana subsahariana. Certamente gli anziani e i bambini, ci informa il meteorologo di turno. Che invita nonni e nipotini a non uscire di casa da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. O di farlo solo se «strettamente necessario». Anche l'alimentazione, si sa, aiuta a prevenire i colpi di calore. Ed ecco allora intervenire il solito dietologo che ci consiglia di non abbuffarci di porchetta e cotechino, ma di bere tanta acqua e di mangiare frutta e verdura. Perché il caldo torrido, se presto sottogamba, potrebbe presentarci il conto. di Alessandro Gonzato

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