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Esce dal carcere e salva reporterL'India ora esalta il marò eroe

Il maresciallo Massimiliano Latorre

Il fuciliere in permesso per incontrare i familiari blocca in extremis un'auto che stava per investire un giornalista

Nicoletta Orlandi Posti
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Prima la stampa indiana lo considerava un assassino, ora è un eroe. Stiamo parlando di Massimiliano Latorre, il marò detenuto per la vicenda della petroliera Enrica Lexie. la prima pagina del «The new sunday express», uno dei maggiori quotidiani dell'India racconta del gesto eroico del maresciallo tarantino che sabato mattina, uscito dal carcere con un permesso speciale per incontrare i propri familiari (i due fucilieri incontrano ogni giorno, per un paio di ore, i familiari all'interno di un parlatorio che si trova poco fuori dalla prigione), ha salvato la vita ad un fotoreporter indiano che stava per essere investito da un'auto. Quando il fuciliere ha visto il giornalista rotolare sull'asfalto, si è lanciato a fermare l'auto che di retromarcia stava per travolgere l'uomo, Aijaz Rahi di 39 anni. Che immediatamente ha espresso immensa gratitudine al nostro marò.     Il ricorso - La Corte Suprema indiana ha deciso di ammettere il ricorso del governo italiano sulla giurisdizione in merito al caso dei due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Nel ricorso, riferisce la NDTV, si definisce illegale la protratta detenzione dei due marò ad opera della polizia del Kerala perchè viola il principio dell'immunità sovrana e gli articoli 14 e 21 della costituzione del paese.    

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