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Settimana Internazionale del Sordo, 7 giorni per sensibilizzare su sordità e lingue dei segni

Giulio Bucchi
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Dal 23 al 29 settembre si festeggia la Settimana Internazionale del Sordo, 7 giorni per dare voce e visibilità alla comunità sorda e sensibilizzare l'opinione pubblica e le Istituzioni sulla sordità, una condizione che accomuna nel mondo 72 milioni di persone. L'iniziativa è stata lanciata per la prima volta nel 1958 a Roma e viene celebrata annualmente dalle comunità sorde di tutto il mondo con svariate attività. Il tema scelto per questa edizione è "Diritti nelle lingue dei segni per tutti".  Il primo appuntamento della Settimana è la Giornata Internazionale delle Lingue dei Segni. Due anni fa l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha scelto il 23 settembre di ogni anno per ricordare al mondo la necessità di riconoscere, promuovere e proteggere le oltre 300 differenti lingue dei segni nel mondo, lingue naturali complete e complesse con proprie regole grammaticali, sintattiche, morfologiche e lessicali. Tale risoluzione promuove il riconoscimento legale delle lingue dei segni nazionali - equiparate alle lingue nazionali parlate e scritte - per proteggere la diversità linguistica ed evidenzia la necessità di prevedere servizi accessibili, un'esposizione precoce e stabile alla lingua dei segni nazionale e un'educazione di qualità in un'ottica bilingue (Lingua dei Segni e lingua nazionale) per garantire il pieno sviluppo e la piena realizzazione dei diritti umani delle persone sorde. Tante le attività in programma nella Settimana organizzate dell'Ente Nazionale Sordi - Onlus, la più antica associazione italiana preposta dallo Stato alla tutela e rappresentanza delle persone sorde che conta oltre 120 sedi sparse su tutto il territorio. Gli appuntamenti più significativi saranno il 28 settembre a Bologna e a Milano, dove la grande e variegata comunità sorda italiana scenderà in piazza per festeggiare la Giornata Mondiale del Sordo, altra celebrazione della Settimana giunta ormai alla sua 61esima edizione. "La GMS di quest'anno – ha spiegato Giuseppe Petrucci, Presidente Nazionale dell'ENS – vuole in particolare far passare un messaggio ben preciso: la piena inclusione passa dal mettere al centro la persona nella sua unicità e globalità, adottando un approccio integrato alla sordità, un mondo complesso e multidimensionale. È necessario garantire ad ogni cittadino sordo il diritto alla libertà di scelta comunicativa e tutti i percorsi, le possibilità e gli strumenti per crescere in piena autonomia. Un Paese che si ritiene civile deve essere in grado di rispondere ai bisogni specifici di ogni persona e di garantire a tutti la libertà di esercitare i propri diritti di cittadinanza”. “Per far tutto questo - ha continuato il Presidente Petrucci – chiediamo a gran voce il riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana da parte dello Stato. La comunità sorda italiana non può più aspettare, sono ormai venti anni che con manifestazioni, cortei, convegni ed eventi di ogni genere chiede questa legge di civiltà e uguaglianza. Ad oggi le persone sorde sono dei cittadini di serie B. A scuola, all'università, davanti alla TV, al cinema, a teatro o in un museo, negli uffici pubblici o in una stazione ferroviaria, negli ambienti di lavoro, nel chiamare soccorso e persino in ospedale le persone sorde non sono trattate in modo eguale”.  L'ENS porta avanti numerose attività di sensibilizzazione sulle esigenze delle persone sorde, promuovendo l'accessibilità in ogni ambito della vita. Accessibilità che deve essere di uno standard qualitativo elevato, raggiungibile unicamente con il coinvolgimento dei diretti interessati secondo il principio del “Niente su di noi senza di noi”. Quest'anno, ad esempio, l'ENS sta girando l'Italia con AccessibItaly, progetto che promuove il turismo accessibile e la partecipazione attiva delle persone sorde alla vita sociale e culturale del nostro Paese. Grazie a una sinergia con il Club de I borghi più Belli d'Italia, adulti e bambini sordi stanno godendo appieno della bellezza di 21 piccoli centri italiani con visite guidate e laboratori accessibili. Tra gli obiettivi del progetto c'è anche la realizzazione di una Web App, in uscita a febbraio dell'anno prossimo, che permetterà alle persone sorde - grazie a videoguide in Lingua dei Segni Italiana con sottotitoli e voce narrante accessibili a tutti - di scoprire in autonomia e senza barriere comunicative ed emotive tutta la ricchezza dei 21 borghi selezionati. La speranza è che in futuro altre realtà vogliano seguire l'esempio, entrare nell'APP e contribuire a garantire i diritti all'accessibilità, alla bellezza e al piacere di viaggiare della comunità sorda. 

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