Fascismo, vince la spiaggia di Chioggia: "Nessuna apologia", richiesta l'archiviazione per Gianni Scarpa
Il fascismo e l'apologia non c'entrano: richiesta l'archiviazione per Gianni Scarpa, il gestore di Playa Punta Canna ribattezzata in estate "la spiaggia fascista" di Chioggia. Per la Procura si è trattato semplicemente di "articolazione del pensiero", e che le foto di Mussolini esibite da Scarpa insieme a slogan in odor di Ventennio e richiami a ordine e disciplina non violavano la legge Scelba. "Dicono che inneggio al regime e sono fascista? Io non sono fascista, io sono amante della pulizia, dell'ordine e della disciplina - si era difeso Scarpa, una volta che la sinistra aveva fatto scoppiare lo scandalo -. Essere etichettato come fascista per questo mi sembra esagerato. I miei clienti mi sostengono. Per terra non c'è nemmeno una cicca. Nessuno si lamenta. La mia è una spiaggia bellissima, pulitissima e ordinata. E poi a casa mia sono liberissimo di esprimere le mie idee".