Il flop di Scarlett Johansson a Venezia: "Io, tra il nudo e la paura"
La presentazione del film di Glazer è stata accolta da fischi e "buu", nonostante gli apprezzamenti sull'attrice
Una delle star più attese al Festival di Venezia, Scarlett Johansson è sbarcata ieri, 4 settembre, nel giorno della proiezione di Under The Skin, film diretto da Jonathan Glazer tratta dal libro dell'olandese Michael Faber. Bella più che mai, la stella hollywoodiana ha poi sfilato sul tappeto rosso in abito da sera, lungo e parecchio scollato. Ma a niente è servito il sex appeal del'attrice dopo la proiezione del film, accolto da fischi e "buu". Hanno convinto le forme della Johansson, un po' meno la trama della pellicola. "Volevo fare un film nel quale potessi guardare il mondo attraverso gli occhi di un alieno, privo di pregiudizi ed emozioni", ha spiegato il regista Jonathan Glazer. Per farlo, ha utilizzato telecamere nascoste lungo le strade della Scozia in modo da registrare le reazioni della gente a un personaggio bizzarro come quello della Johansson. "Il personaggio di Scarlett era l'unica bugia di tutto il film", ha concluso il regista. Il corpo di Scarlett è nudo, e si specchia in una luce calda sui toni del rosso, da camera oscura. È un'aliena, vaga enza meta per i boschi, giù per le scogliere. Gira per le strade della Scozia su un furgone, finge puntualmente di perdersi. Rallenta, frena, abbassa il finestrino e chiede informazioni. A uomini. Che, sedotti dal suo caschetto nero, dalle sue labbra rosse, dai suoi jeans stretti, finiscono per seguirla ovunque. Soprattutto in un buio. Da cui, però, non escono più. Ma nonostante sporadici apprezzamenti critici, la pellicola (non facilmente etichettabile anche se verrà pubblicizzata come sci-fi) sconta una trama già ampiamente vista al cinema.