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Grillo e le epurazioni: tutte le vittime della mannaia purificatrice del guru del M5s

Da Favia alla Salsi, da Mastrangeli alla Gambaro, passando da Furnari e Labriola: il foto-racconto

Sebastiano Solano
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In principio fu Giovanni Favia, consigliere regionale della Regione Emilia Romagna, ad essere espulso dal M5s. La sua colpa, quella di aver rilasciato una dura intervista a Piazza Pulita contro il tandem Grillo-Casaleggio. Poco tempo dopo, toccò a Federica Salsi, collega di Favia in Regione, a causa della sua partecipazione a Ballarò, gesto che Grillo e Casaleggio considerano alla stregua di una bestemmia in chiesa. Con l'entrata in Parlamento, l'attività di epurazione-depurazione di Grillo si è intensificata: fuori Nino Mastrangeli, l'eccentrico senatore del M5s che ha osato partecipare al programma tv di Barbara D'Urso. Vincenza Labriola e Alessandro Furnari, parlamentari tarantini del M5s, hanno invece fatto da sè: prima che lo facesse Grillo, hanno deciso di atuoespellersi. Il caso più eclatante è stato però quello della senatrice Adele Gambaro che ha davvero esagerato: non solo è andata in Tv, come i suoi predecessori, ma ci è andata per attaccare Grillo. Sacrilegio. Poche ore e Grillo sforna la sua sentenza, calda calda: "Adele Gambaro, tu sei fuori!". Ci ha pensato poi la rete a ratificare l'atto d'espulsione. Espulsione che però non è andata giù a Paola Del Pin che si è dimessa per solidarietà alla collega. Paola Pinna e Tommaso Currò, pronti alle barricate dopo l'espulsione della Gambaro, raggiunti telefonicamente da Grillo, rimangono al M5s. Per ora.

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