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La storia di Katherine Russell: da Sex and City al matrimonio con lo stragista di Boston

Figlia di una famiglia benestante, la ragazza lascia gli studi, si converte all'Islam e sposa Tsanerev, l'attentatore. Poi il pentimento...

Sebastiano Solano
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Lei è Katherine Ousborne Russell, ragazza acqua e sapone della media borghesia americana. Lui Tamerlan Tsarnaev, uno degli autori della strage di Boston. Due mondi opposti, musulmano fondamentalista lui ed emblema della classica ragazza della porta accanto lei, che si incontrano e si innamorano. Quindi si sposano. La storia la racconta su Repubblica Vittorio Zucconi.  La metamorfosi - Figlia di un noto medico di Rhode Island e di un'infermiera, Kartherine è una ragazza benestante, privilegiata, studentessa modello di Scienze della comunicazione con il sogno di cambiare il mondo. Il suo destino incrocia quello dell'attentatore una sera di tanti anni fa, quando un'amica comune li presenta. Lui rappresenta per lei tutto ciò che le è ignoto: misterioso, molto diverso da lei, borderline. E quindi attraente. Scocca la scintilla. Per lui, Katherine lascia gli studi, si converte totalmente all'Islam e lo sposa. La famiglia la ripudia, ma in fondo lei, così dice alle amiche, ha finalmente ritrovato se stessa. Dagli agi di una famiglia benestante alla vita con Tsanerev, con cui riesce con difficoltà ad arrivare alla fine del mese: lui è disoccupato, è lei a portare avanti la famiglia con i soldi dell'assegno di disoccupazione e il suo lavoro di assistente sociale. Ma è innamorata e, sopratttutto, da lui ha un figlio.  Il pentimento - L'idillio, nonostante tutto lo sarà stato, si rompe il 15 aprile del 2013, il giorno della strage di Boston. Tamerlan Tsarnaev, suo marito, è uno degli attentatori. Così Katherine, non coinvolta in nessun modo nella strage, compie a ritroso il percorso che l'aveva portata a sposare quell'uomo, il fanatico islamista autore della strage. Prende con se il figlio, abbandona la casa e torna dai suoi, a Rhode Island, che la accolgono a braccia aperte. Con quell'uomo, con quella storia, ha chiuso. Si è persino rifiutata di occuparsi del cadavere del marito. Porta ancora gli abiti da muslmana, solo un po' più colorati. Le rimane solo da spiegare al suo bambino, un giorno, chi è suo padre. Ai pochi cameraman che ancora stazionano davanti casa sua, accenna un sorriso. E' l'alba di un nuovo inizio. 

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