Vanity Fair France: "Renzi tra i sette uomini più eleganti al mondo"

Sarà stata quella parata di camice bianche alla giornata conclusiva della Festa de L'Unità, con tutti i leader della gauche europea che per l'occasione hanno imitato il look del premier Matteo Renzi. Tutto quel bianco deve aver abbagliato la redazione francese del magazine "Vanity Fair", che ha incluso Matteo Renzi nella lista dei sette uomini più eleganti al mondo. Riconoscimento quantomeno rivedibile, a giudicare dai look che il presidente del Consiglio ha esibito in questi nove mesi di regno a palazzo Chigi. La parte del leone, nella galleria degli orrori, la fa sempre il cappottone in stile "Totò e Peppino che arrivano a Milano" che il premier ha esibito nella sua visita berlinese ad angela Merkel nello scorso inverno. Un affare di un paio di taglie più della sua, per giunta allacciato male e quindi pendente tutto da una parte: roba da rovinare in un sol colpo l'immagine del Belpaese come capitale del buon gusto e del bel vestire. Roba da class action degli stilisti. E che dire del giubbottino di pelle alla Fonzie (detto anche "chiodo") che ha fatto guadagnare all'ex Rottamatore il nomignolo di "Renzie"?  Matteo lo ha indossato nello studio televisivo della De Filippi ad "amici", e passi come carnevalata. Ma lo ha indossato anche in giro per Roma, recandosi a Palazzo Chigi. Il che passa meno, visto che in quelle occasioni rappresentava il Paese e deve essere finito nelle foto di centinaia di turisti anche stranieri. Poi c'è la bandana bianca (che richiama tanto quella che indossò Silvio Berlusconi in Costa Smeralda in occasione della visita di Tony Blair e della moglie) con cui il settimanale "Chi" lo ha pizzicato questa estate, spaparanzato su una sdraio nel giardino di casa. C'è l'abbinamento davvero poco chic vestito blu-scarpe marroni (per giunta di sera) esibito alle primarie. un naturale istinto per la poca eleganza che Renzi si trascina fin da giovane, da quando (erano gli anni '90) si presento in tv da Mike Bongiorno esibendo una giacca e una cravatta da pugno in un occhio.