Molotov e lacrimogeni. Ad Atene ancora scontri tra polizia e manifestanti
I greci sono scesi in piazza contro la nuova ondata di tagli a salari e pensioni chiesti dalla Troika
Scontri tra polizia e manifestanti si sono verificati ad Atene durante una protesta nella centrale piazza Syntagma. I dimostranti hanno forzato il cordone della polizia e sono stati caricati. Gli agenti hanno anche lanciato gas lacrimogeni per disperderli. Durante gli scontri alcuni dimostranti hanno lanciato sassi e bottiglie molotov contro gli agenti. I lavoratori greci stanno scioperando per la seconda volta in tre settimane, sperando che i leader della Ue riuniti a Bruxelles, non approvino la nuova ondata di tagli ai salari e alle pensioni che non farà che peggiorare la situazione di un popolo logorato da cinque anni di recessione. Impantanata nella sua peggiore recessione dalla seconda guerra mondiale, la Grecia si sta preparando a 11,5 miliardi di euro di tagli per soddisfare la 'troika' della Commissione europea, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale, e fissare la prossima rata del suoi 130 miliardi di euro per salvarla. Probabilmente i leader europei non decideranno tra oggi e domani il via libera alla nuova tranche di aiuti, ma comunque discuteranno del caso greco. Entro novembre gli aiuti dovranno essere sbloccati per evitare il default del paese. Per lo sciopero generale c'è stata la paralisi dei trasporti, la chiusura degli uffici pubblici, di molti negozi e delle banche e il funzionamento a scartamento ridotto degli ospedali.