Riapre la scuola di MelissaNel pomeriggio i funerali con Monti
Sono iniziati intorno alle 16.30 di lunedì nella Chiesa madre di Mesagne, gremita e commossa, i funerali di Melissa Bassi, vittima dell'attentato di sabato a Brindisi, mentre andava alla sua scuola, l'Istituto professionale per i servizi sociali intitolato alla moglie di Giovanni Falcone, Francesca Lauro Morvillo Falcone. Alle esequie solenni, insieme ai ministri Anna Maria Cancellieri, Paola Severino e Francesco Profumo e il presidente della Camera Gianfranco Fini, era presente anche il premier Mario Monti, rientrato in anticipo da Chicago dove era in corso il vertice della Nato. Ai funerali della giovane Melissa si sono uniti anche i familiari di Veronica Capodieci, ancora in gravi condizioni all'ospedale di Lecce. La madre della giovane vittima non ha partecipato alla cerimonia perché ancora ricoverata in stato di shock presso l'ospedale di Brindisi in seguito al malore di sabato. L'appello dell'Arcivescovo - "L'uomo può uccidere il corpo, ma l'anima vive in Dio. Melissa oggi vive e diviene l'angelo della sua famiglia". Queste le parole dell'arcivescovo della diocesi di Brindisi-Ostuni, Rocco Talucci, durante la cerimonia funebre in ricordo di Melissa, la ragazza che ha perso la vita dopo l'attentato di sabato scorso davanti all'istituto Morvillo Falcone di Brindisi. "Anche per voi fratelli omicidi c'è una vita nuova - ha detto l'arcivescovo -. Siete chiamati ad una conversione sincera. Costituitevi: meglio una punizione della giustizia umana che rimanere a lungo in una falsa libertà che diventa un'autocondanna". Scuola aperta nel nome di Melissa - L'istituto Morvillo Falcone lunedì mattina è stato aperto nel nome di Melissa. I professori hanno deciso di "ritornare al lavoro scolastico, tra i suoi alunni, a riannodare i fili della speranza nel riscatto che viene dalla scuola, che mai nessuna follia omicida potrà recidere". E aggiungono: "Esprime immensa gratitudine a tutti i cittadini, agli studenti, agli organi d'informazione, al personale sanitario, ai volontari, alle forze dell'ordine, alla magistratura e a tutte le Istituzioni che in questo momento si sono stretti attorno in modo profondo e concreto. Questa forte solidarietà dà speranza e forza nel riprendere il cammino di educazione che è recupero, riscatto, promozione e professionalizzazione". Tanti fiori e magliette bianche per la giovane studentessa - Davanti alla scuola è proseguita per tutto il giorno la 'processione' di cittadini per rendere omaggio alla vittima innocente dell'attentato. Numerosi i fiori deposti proprio accanto al muretto delimitato da alune transenne e presidiato dalle forze dell'ordine. Qualcuno ha affisso una foto della ragazza uccisa vicino all'inferriata. Tra i cittadini si notavano anche molti bambini accompagnati dai genitori. "Siete solo degli assassini" è scritto in uno dei biglietti lasciati sul muretto insieme a tanti altri messaggi e pensieri dedicati alla giovane. "Potrete minacciarci, colpire i nostri uomini, far saltare le nostre case, violentarci... ma non toccate i nostri figli! Non ci sarà un posto sicuro per proteggervi dalla nostra rabbia". "Ciao Melissa", questo il testo di un altro messaggio lasciato accanto alla scuola firmato 'una mamma'. Per ricordare la ragazza, le compagne di classe hanno indossato una maglietta bianca. Le condizioni dei feriti - Sono stazionarie, intanto, le condizioni delle cinque studentesse ferite, tutte di Mesagne. Veronica, la più grave, ricoverata all'ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, ieri ha ripreso conoscenza due volte ed è stato un sollievo per i familiari. I medici, però, ripetono che le sue condizioni sono ancora critiche. Lievissimi miglioramenti per le ragazze ricoverate all'ospedale “Perrino” di Brindisi dichiarate dai medici “in condizioni stazionarie”. Si stanno riprendendo le due ragazze ricoverate in Chirurgia Plastica (una delle due è Vanessa, la sorella maggiore di Veronica). Per le due ragazze ricoverate al Centro Grandi Ustioni condizioni pure “stazionarie” e la prognosi resta riservata. Una di loro sarà avviata oggi in sala operatoria per un intervento chirurgico.