Romney: "Auguri a Obama. Prego per lui"

Boston, il discorso del repubblicano sconfitto: "Auguri a Barack e alla sua famiglia. La mia Ann sarebbe stata una first lady fantastica"
di Andrea Tempestinidomenica 11 novembre 2012
Mitt Romney

Mitt Romney

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  Si è fatto attendere, il discorso dello sconfitto. Ma poi Mitt Romney ha reso l'onore delle armi a Barack Obama. Prima lo sfidante repubblicano gli ha telefonato per ammettere la sconfitta e augurargli buon lavoro, lo ha annunciato lui stesso dal palco del quartier generale repubblicano a Boston. Poi, dallo stesso palco, il breve discorso di Mitt, che ha perso meno nettamente di quanto dicano i numeri la corsa per la Casa Bianca. "Ho telefonato al presidente e mi sono congratulato con lui", ha esordito il mormone. Poi gli "auguri al presidente e alla sua famiglia e ai suoi sostenitori". "Prego per il presidente" - Romney ha sottolineato più volte che è "il momento di riunire il paese dopo le divisioni della campagna elettorale. Ora dobbiamo superare le divisioni di partito per lavorare". Lo sconfitto ha ribadito: "Credo nell'America e nel popolo americano. Avrei voluto guidare il Paese verso il cambiamento, ma il Paese ha scelto un altro leader". Mitt ha poi ringraziato la moglie Ann che, ha detto, "sarebbe stata una first lady fantastica". Poi i ringraziamenti a Paul Ryan e a tutti coloro che lo hanno aiutato nella campagna che lo ha portato all'Election Day. Infine Romney ha spiegato: "Siamo in un momento di grandi sfide per l'America, e pergo perché il presidente abbia successo nel guidare la nostra nazione".  L'attesa - Inizialmente, Romney non voleva  rendere l'onore delle armi e riconoscere la vittoria del presidente, riconfermato, La notizia era stata rilanciata per prima dalla Cnn,e poi confermata dall'emittente conservatrice Fox News: "E' troppo presto per assegnare l'Ohio (uno degli Stati chiave, ndr). Mitt non vuole ancora riconoscere la sconfitta". E intorno alla mezzanotte, nel quartier generale dei repubblicani a Boston, si attendeva l'intervento di Romney, che non arrivava. Poi, pochi minuti prima dell'una l'annuncio dello staff: "A breve parlerà".   Sconfitta amara - Il candidato repubblicano, dopo le prime chiusure dei seggi, aveva annunciato di aver scritto il testo per celebrare la vittoria; quindi le ore spese a cercare le parole giuste per descrivere una sconfitta amara e beffarda. Romney, infatti, è stato a lungo in testa  nel voto popolare (ossia il numero di voti in assoluto), mentre ora tra i candidati ci sarebbe un testa a testa (ricordiamo che però, negli Usa, contano i "grandi elettori" e non i voti assoluti; nel 2000 George W. Bush si impose su Al Gore pur avendo raccolto meno consensi). Ipotesi ricorso sfumata - Inizialmente era circolata anche un'altra ipotesi, secondo la quale Romney non avrebbe voluto parlare e riconoscere la sconfitta poiché studiava un ricorso in più stati, eventualità mai occorsa negli Stati Uniti (per esempio, nel 2000, il ricorso riguardò solo la Florida). Tutte le attenzioni si concentravano su Florida, Ohio e Virginia. Le indiscrezioni, poi, sono state spazzate via dall'intervento del mormone, che ha reso l'onore delle armi a Obama.