Le forme parigine di Giorgia Caovilla
La seduzione parte dall'eleganza
Niente Swarovski, strass o perline. Niente che ricordi lontanamente René Caovìlla, celebre luxury designer. Eppure Giorgia, classe 1973, è sua figlia, che dal padre ha preso il carattere, l'intraprendenza e la determinazione. Ma che dopo 11 anni di lavoro intenso presso l'azienda di famiglia ha scelto di mettersi in proprio. «Mi sono occupata per anni dello sviluppo del mercato internazionale americano», spiega Giorgia di cui è diventata una profonda conoscitrice (tant'è che ha scelto New York per il suo debutto). «Ma ho capito che se fossi rimasta a lavorare con mio padre avrei snaturato la sua griffe che ha una forte personalità e un mercato di tutto rispetto». Il primo salto Giorgia lo ha fatto dai 12 cm e oltre di tacco del sandalo gioiello da red carpet di René Caovilla ai cinque massimo sette cm delle sue O Jour da indossare tutto il giorno. «Per una donna lavoratrice che non rinuncia alla femminilità». Ma c'è di più, confida: «Io le donne le faccio scendere dai plateau». Una laurea in Giurisprudenza e la passione per Parigi - dove vorrebbe aprire il suo primo monomarca - e per lo stile francese, come dimostra anche il marchio scelto (O Jour), nonostante la sua produzione sia made in Italy al cento per cento, Giorgia insiste con la Parigi degli anni '20 nella sua collezione (la quarta) per il prossimo inverno: forme essenziali ma chic, geometriche ma con un dettaglio iperfemminile: il fiocchetto. «L'idea di questi fiocchi nasce da un cappello di paglia preso in un mercatino francese», rivela la giovane stilista che quando disegna pensa a se stessa e al momento in cui indosserà il suo capolavoro: «Il mio modo di vestire i piedi deve slanciare, nascondere difetti ed enfatizzare il lato più seducente». Dietro ogni modello ci sono ore e ore di studio del design, tant'è che sembrano piccole opere d'arte che questa estate si tingeranno di rosso corallo, bianco e beige, blu navy e verde foglia.