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Dizionario dell'eleganza: tutti i luoghi comuni da sfatare sulla moda

'L'abitofa il monaco?', il libro di Alberta Mazzotto sulle tendenze

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Non rinuncerebbe mai al suo vecchio cardigan in cashmere, ormai consunto, che indossa la sera come vestaglia sulla camicia da notte, eppure conosce in ordine alfabetico tutte le password per capire l'universo moda. Alberta Marzotto, che da anni scrive di costume e tendenze su quotidiani e settimanali, ha appena pubblicato un libro dal titolo L'abito fa il monaco? (edito da Mondadori, 17 euro) in cui svela il fenomeno complesso della moda che abbraccia ogni aspetto della vita. Basato su quella frivolezza grandissima che piaceva tanto a Nietzsche. Acuto e spietato specchio dei tempi, ma anche il primo incubatore di ciò che sarà. Capace di registrare l'oggi mentre annuncia il domani, magari guardando a ieri. Da “Tom Ford” a “Lady GaGa”, da “Metrosexual” a “Wellness”, da “Etnico” a “Minimalismo”, da “Bon Ton” a “Jeans”, cento e più voci per decodificare il lato nascosto dell'eleganza. Che non risiede in un bell'abito o in un prezioso gioiello. «L'eleganza è un modo di essere, di interpretare i vestiti e vivere lo stile», ricorda l'autrice. L'eleganza fa parte della personalità e quella non si compra da nessuna parte, ma ci vuole una vita intera per coltivarla. Non a caso la Marzotto eleva a icona di stile Jacqueline Kennedy, «perfetta in ogni situazione, con gli abiti Marimekko durante la campagna presidenziale del marito, con i Capri pants e i top di Pucci nell'isola di Capri, vestita Oleg Cassini accanto a Onassis», dice in un'intervista al settimanale Grazia. «Il suo stile, misurato ma mai rinunciatario, è ancora attualissimo. Era una donna di grande personalità». La stessa che mostra la Marzotto nel definire i jeans come capo indispensabile, mentre boccia il tubino nero: è sopravvalutato e, in fondo, un po' noioso. Il dizionario della moda rivela i segreti degli stilisti più acclamati (da Diego Della Valle, che ha messo i chiodini di gomma ai piedi degli italiani, a Dolce e Gabbana, il gatto e la volpe in senso buono, che hanno convinto gli uomini a indossare la coppola e il panciotto). E spiega perché un brand, un abito o un personaggio sono venerati, mentre altri sono presto dimenticati. Offre una chiave di lettura per ribaltare i luoghi comuni e riderci sopra.

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