Sbocciano fiori sul tubino nero
In principio era il little black dress, una certezza: nero, semplice, rassicurante ed elegante, con le caratteristiche della stilista francese chelo disegnò nel 1926. Con il carattere,la comodità, e la sensualità decisa di Coco Chanel. Il tubino che piaccia o no, è un pezzo della storia, un capo intramontabile, da sfoggiare in ogni occasione. Non è mai banale, nonostante l'impegno e l'estro che ci mettono i più grandi stilisti per renderlo più «particolare». Petali e boccioli adornavano le mise delle dame di corte, diventati protagonisti negli anni '50 con le stampe del New Look di Dior,la botanica sembra non appassire mai: quest'inverno torna motivo dominante, anche per il little black dress. Ecco perché sbocciano fiori rossi sul tubino nero di Angelo Marani (nella foto), bellissimo. Lo stilista propone una silhouette più morbida sui fianchi per esaltare le forme femminili. Un giardino in fiore anche per Roccobarocco, mentre è un giardino stilizzato quello che colora l'abito da cocktail di Blumarine. Una foresta di notte, nei colori del bianco, nero e grigio per l'abito senza maniche di Marni; rami stilizzati per il bosco in autunno dipinto sul vestito di Ports 1961 che si ferma sotto il ginocchio e allunga anche le maniche. Bianco e nero da Bottega Veneta e Burberry Prorsum. Jo No Fui reinterpreta il petite robe noire in pelle con un sensuale spacco sul davanti. Pelle nera anche per Gianfranco Ferrè, Gucci e Salvatore Ferragamo. Rosso fuoco per Giambattista Valli. Animalier per Via delle Perle. Blu notte con scollatura sensuale da Giorgio Armani.