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L'ora del pied de poule Parla francesema nasce in Scozia

Daniela Mastromattei
Daniela Mastromattei

Daniela Mastromattei è caposervizio di Libero dove si occupa di attualità, moda e costume, adesso anche "in prestito" alla politica. Ha cominciato a fare la giornalista al quotidiano Il Messaggero, dopo un periodo a Mediaset ha preferito tornare alla carta stampata

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C'è sempre una ragione quando Lapo Elkann, che non ama passare inosservato, sceglie una vistosa fantasia per ricoprire la sua automobile. Dopo il camouflage con cui anni fa aveva personalizzato il Suv, finito su tutti i giornali per quel  bizzarro parcheggio a Milano che bloccava i tram, l'eccentrico rampollo di casa Agnelli si è fatto di nuovo multare in sosta vietata in via Monte Napoleone con la sua Fiat 500, la cui carrozzeria questa volta riproduce la trama di un elegante tessuto pied de poule. Tanto da farsi rincorrere da Valerio Staffelli di Striscia la notizia per vedersi consegnare  un tapiro fashion, a  pied de poule come la sua utilitaria. Complimenti per la scelta fashion: il pied de poule (anche pied-de-poule) è un tessuto a navetta con effetto di bicolore, ottenuto grazie all'uso di filati a contrasto, di solito bianco e nero, a formare un caratteristico disegno che ricorda una zampa di gallina. Banalmente, somiglia più a  una scacchiera che parla francese ma ha origini scozzesi: nell'Ottocento  la stoffa veniva impegnata soprattutto per ricoprire oggetti d'arredo e  impreziosire gli abiti di quel tempo. Ma poi il successo lo ha raggiunto con Christian Dior che ne esaltò la grafica allure sul flacone del profumo Miss Dior. Certo è che quest'inverno mette d'accordo tutti gli stilisti (impresa difficilissima). Da Prada (pied de poule nei toni del rosa  e grigio o giallo e verde, per austeri cappotti strizzati in vita da una cintura) a Borsalino che, fedele ai colori classici del bianco e nero, riveste il cappello anni '70, a  Roger Vivier che lo usa per l'alta cintura, a Blumarine che in pied  de poule ha voluto  abiti, scarpe e borse in  cavallino. Vietato mettere tutto insieme però, la stilista Anna Molinari suggerisce: «L'eleganza sta nel saper dosare un pezzo alla volta...».  Tommy Hilfiger di black and white colora abiti e cappotti, giacche e cardigan (nella foto), Gaudì gli stivaletti Beatles, Henry  Cotton's il tailleur con gli short (in lana leggermente laminata), Cerruti l'abito da cocktail e la  mini a pieghe, Pennyblack il giaccone doppiopetto.  Il pied de poule bianco e nero si abbina con il bianco tinta unita, molto meno con il nero (banale). Chicchissimo con il rosso  come lo suggerisce Max&Co che spezza la gonna black and white con il golfino rosso a coste british. Angelo Marani sorprende tutti e sdrammatizza il pied de poule con grandi fiori sullo stesso tessuto. Anche per Massimo Rebecchi è un insieme di stampe sapientemente mixate. Elisabetta Franchi lo reinterpreta nei toni del verde e Nice Things cammello e marrone.

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