Lusso griffato per tutti
Boom dei Mercatini di Michela
La mamma allestiva un mercatino nel salotto di casa con le amiche che volevano disfarsi di abiti sartoriali e pellicce che non mettevano più o di scarpe e borse mai usate. Il ricavato spesso andava in beneficenza. Michela, di ritorno dall'asilo, sbirciava quelle allegre riunioni al femminile con la curiosità di chi da quei pomeriggi a base di tè, pasticcini e chiacchiere ha imparato l'arte della compravendita del lusso usato, ma in ottime condizioni. Il fiuto probabilmente è nel suo Dna, perché oggi Michela, poco più di trent'anni, ha acquisito l'abilità imprenditoriale che le consente di portare avanti l'eredità di mamma: tre negozi dell'usato griffato e vintage a Milano (una partnership a Porto Cervo e in altre città d'Europa). Il momento di crisi probabilmente le sta dando una mano: Michela ha una lunga lista d'attesa di signore e signorine che intendono vendere parte del loro guardaroba. Mentre dall'altra parte molte altre sono a caccia di abiti e accessori firmati a prezzi accessibili. Alcuni sono usati, ben tenuti, altri sono nuovi, hanno ancora il cartellino del negozio «acquisti sbagliati o regali non graditi», spiega Michela. «Le più giovani vendono l'abito della festa dei 18 anni, capo che difficilmente riescono a mettere ancora». Ma chi sono queste donne che comprano lusso di seconda mano? «Sono lavoratrici modaiole con la voglia di cambiare spesso look, ma che non possono permettersi di spendere il prezzo pieno di capi griffati e da me li trovano,in perfette condizioni, a meno della metà». Quando Michela acquista lo fa con attenzione scrupolosa, i capi devono essere in perfetto ordine, lavati e stirati. Le scarpe invece devono essere nuove, mai usate. La “merce” viene ritirata in conto vendita. «Chi porta i capi prenderà il denaro solo a vendita avvenuta, sottolinea Michela. «Si stabilisce un prezzo, a me va la metà, circa. In questi giorni ritiro solo l'autunno inverno. Quello che non sarà venduto verrà restituito a fine stagione». Al mercatino Michela di via della Spiga 33, sessanta metri quadri,nel cuore dello shopping, si trova solo il super griffato. La borsa di Hermes che in boutique costa 2.120 euro la si può avere, persino con la scatola, a 1.200 euro. Il foulard che da Hermes «costava a dicembre 290 euro, a gennaio 310», lo porti a casa con 180 euro. La camicia Blumarine in seta a 96 euro. Il giubbino in pelle Versus a 144 euro, il trench Burberry a 200, quello di Scervino a 216. I jeans Roberto Cavalli o Seventy a 60 euro. Il tailleur tre pezzi (compresa la camicia) da Chanel costa 4.000 euro, qui lo trovi a 1.200 euro. L'abito da cocktail Dolce & Gabbana in broccato francese di seta, a 240 euro. Il cappotto Max Mara lo acquisti con 300 euro. La borsa Prada in coccodrillo (1000 euro sul cartellino) con 360 euro, gli stivali Fendi con 150 euro, quelli di Chanel con 250. E ancora, trovi scarpe Jimmy Choo a 360, pochette Miu Miu, da 100 a 400 euro, cintura Salvatore Ferragamo a 36 euro. Mentre il mercatino Michela in via della Spiga è tutto al femminile, in quello di via Corridoni, al numero 5, (stessa formula) si trova anche abbigliamento uomo, bambino e oggettistica, antiquariato e arredamento. Tre vetrine, tre piani e un reparto dedicato alle taglie over 46. Firme storiche come Versace, YSL, Mila Schon si abbinano a marchi del lusso come Lalique, Cartier, Venini. Quello di via Regina Giovanna, al numero 8 (150 metri quadrati) è il preferito dai più giovani (anche maschi) che possono trovare jeans, camicie e accessori griffati, abiti, top da Cavalli a Prada a Liu-Jo e tanti altri. L'ultimo arrivato è l'e-shop www.mercatinomichela.com per acquisti on line.