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Colette chiude: Parigi perde il tempio della moda

Daniela Mastromattei
Daniela Mastromattei

Daniela Mastromattei è caposervizio di Libero dove si occupa di attualità, moda e costume, adesso anche "in prestito" alla politica. Ha cominciato a fare la giornalista al quotidiano Il Messaggero, dopo un periodo a Mediaset ha preferito tornare alla carta stampata

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Chiude pure Colette, tempio della moda a Parigi: concept store più famoso al mondo, in Rue Saint-Honoré.  E su Instagram scrive: «Tutte le cose belle devono finire prima o poi e dopo 20 anni meravigliosi. Colette chiuderà il 20 dicembre di quest'anno. Per Colette Roussaux è arrivato il tempo di riposarsi e Colette non può esistere senza Colette». Colette Roussaux aprì la boutique nel 1997 insieme alla figlia Sarah Andelman, studente d'arte e stagista della rivista di moda e lifestyle Purple, che si è occupata dell'azienda negli ultimi anni consolidandone la fama del posto dove trovare tutto quello che fosse cool in quel momento: anzi, nel negozio che stabiliva cosa fosse cool in quel momento. Nel 2016 Colette, uno spazio di 740 metri quadri suddivisi su tre piani, ha avuto ricavi di 28 milioni di euro, di cui il 25 per cento di vendite online sul sito. "E Colette non può esistere senza Colette. Ci sono trattative in corso con Saint Laurent e noi saremmo orgogliosi se a occupare il nostro indirizzo fosse un brand con una tale storia e con cui abbiamo collaborato spesso. Siamo felici del reale interesse espresso da Saint Laurent in questo progetto e potrebbe essere un'interessante opportunità per i nostri dipendenti. Fino all''ultimo giorno non cambierà niente. Colette continuerà a rinnovarsi ogni settimana con collaborazioni esclusive e offerte, che saranno disponbili anche sul nostro sito colette.fr".

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