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Arriva dal Cile la nuova icona dei compagni

Camila è la giovane e bella leader del movimento studentesco in lotta contro il governo cileno: la nostra sinistra la adora già

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In America Latina è già considerata l'erede del subcomandante Marcos. Capace di affascinare le masse come quando lui apparve sulla scena politica del Messico zapatista. Qualcuno si è spinto perfino a paragonarla al mitico e rivoluzionario "Che", ancora oggi osannato e stampato sulle T-shirt di mezzo mondo. In più, Camila Vallejo Dowling ha dalla sua un dono di natura: è femmina. Giovane, neanche 23 anni, bella e colta. Da mesi guida la rivolta degli indignados cileni: è a capo del movimento studentesco che la venera come una madonna contemporanea e segue ogni sua direttiva. Non è una questione solo da ragazzi, perché Camila, a differenza di altri giovani capetti nostrani con ambizioni da politicanti, è riuscita a mettere in pratica quello che grida al megafono: via il ministro dell'Istruzione cileno, Joaquin Lavin. Dimissioni irrevocabili a seguito della furia della bella pasionaria con il pearcing al naso. Altro che i nostri rottamatori o i boss dei collettivi in marcia contro la riforma dell'Università (approvata). Compagna Camila, eloquio fluido e sguardo da cerbiatta, è riuscita a piegare l'esecutivo all'acqua di rose del premier liberale Sebastián Piñera, se è vero che l'80 per cento degli impiegati pubblici del Paese ha aderito allo sciopero generale proclamato dal movimento studentesco. Comunista, figlia di comunisti. iscritta alla Federazione giovanile del Pc cileno, geografa, la ventenne è diventata un fenomeno mediatico, tanto popolare da guadagnarsi i servizi della Cnn e le copertine dei tabloid stranieri. Ha successo solo perché ha un viso da modella? Di sicuro la bellezza l'ha aiutata a farsi conoscere, ma sono le sue idee a crearle qualche problema. Minacce di morte e insulti, però, non la spaventano più di tanto: la nuova eroina della sinistra cilena si sente forte di un consenso che va oltre i confini del proprio Paese. Ovvio, che punti a un seggio in Parlamento e pure di più. Insomma, la destra cilena ha in questa 23enne da viso d'angelo la sua spina nel fianco. Ora che l'hanno scoperta anche alcuni giornali italiani (il Venerdì di Repubblica le ha dedicato la copertina di questa settimana) c'è da scommettere che la infileranno pure nei discorsi e nelle prossime manifestazioni di piazza. Peccato che alle ultime proteste, presente anche Camila, sia scappato il morto: un ragazzo di 16 anni ucciso negli scontri con le forze dell'ordine. E subito la "capetta" è salita in cattedra a prendersela con la polizia. Per noi, cioè per la nostra sinistra, niente di nuovo purtroppo.    

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