"La pillola difettosa"
"Si può fare causa per la nascita di un figlio?"
La casa farmaceutica Pfizer ha annunciato di aver immesso sul mercato un anticoncezionale difettoso. In pratica la pillolina non conterrebbe la quantità di principi attivi e inerti necessari a prevenire la gravidanza. Che detto in soldoni significa: liberi, signori, di fare sesso con chi volete ma “del doman non v'è certezza”, se la pillola è difettosa potreste anche sfornare un bel bebè. Per l'America, dove le pillole sono state vendute, e dove l'azienda si appresta a ritirare un milione di confezioni, la notizia ha avuto l'effetto di uno tsunami. Devastante negli effetti e imponderabile nel panico che ha generato. Famiglie, con già uno o due figli a carico, letteralmente prostrate dall'imprevista e probabile gravidanza. Ragazzine che fino a ieri credevano di potersela spassare senza pagare pegno alla spensieratezza costrette a fronteggiare la responsabilità più grande della vita e a vedersela con genitori furibondi. E le amanti, migliaia, attente fino all'altro ieri a occultare ogni pulviscolo di tradimento inchiodate alle loro scappatelle da una pancia in continua crescita. Gli avvocati che seguono il caso giurano che ci saranno migliaia di cause milionarie e che chi chiederà i danni potrà far rivalere sull'azienda produttrice del farmaco i costi di pannolini, vestitini, scarpe da ginnastica e libri scolastici. Tutto quello che serve alla crescita di un figlio. Vi sembra tanto? Pensate che per una vasectomia difettosa un'azienda straniera, anni fa, fu costretta a risarcire 650mila dollari. Ora il punto della questione non è tanto il panico che la notizia ha generato. Non sono tanto le cifre delle persone interessate. Ma la possibilità che qualcuno faccia causa per la nascita di un figlio. Più facile a dirsi che a farsi. Immaginate la scena. La mamma, a sua insaputa e suo malgrado, fa causa all'azienda in questione e naturalmente non dice niente al ragazzino. Il ragazzino cresce, matura, chiede in giro. Magari qualcuno gli spiffera qualcosa, magari spunta tra le carte un vecchio documento. Fa due conti e scopre di essere al mondo senza che mamma lo volesse. Un trauma. Uno sfacelo…Per questo mi chiedo e vi chiedo: come si fa a ridurre la nascita di un figlio a una faccenda di carte bollate? Attendo lumi…..