Bimbi poveri in prestito
L'umanissima Germania farà assaggiare ai ragazzini senza un soldo il sapore della borghesia
L'umanissima Germania ha deciso che farà assaggiare ai ragazzini senza un soldo l'inebriante sapore della borghesia. Li preleverà dalle loro case scalcinate, li ripulirà a dovere e li vestirà con l'abitino della festa. Infine metterà nelle loro tasche 20 euro la settimana e via! spediti nel magico mondo della Berlino bene. Due, tre, quattro ore al massimo. Il tempo di accorgersi che la vita non è solo vestiti sgualciti, camerette che puzzano di chiuso, giocattoli usati e quelle orribili bistecche gommose che le loro povere mamme si ostinano a comprare al discount sotto casa. Ma anche stanze luminose, jeans firmati, macchinine radiocomandate e un fragrante pane alle noci servito caldo e imburrato. Fa paura il progetto Neukollner Talente di Berlino. E sorprende che già 106 ragazzini e altrettante famiglie abbiano aderito entusiaste. L'ideatrice ci tiene a specificare che l'iniziativa non coinvolgerà papà e mamme della borghesia berlinese ma venti-trentenni dei quartieri chic. Bamboccioni, probabilmente senza arte né parte, che in attesa di prendere posto nell'aziendina di papà hanno voglia di giocare al fratello perfetto con un ragazzino di otto-docici anni. In fondo - sentenziano gli assistenti sociali - guardare in faccia la povertà potrebbe far bene anche a loro. Per non lasciare nulla al caso i tedeschi hanno anche predisposto una guida di sopravvivenza per novelli "padrini": vietato comprare al bambino ("il fratellino" lo chiamano loro) troppi vestiti e regali; vietato portarlo al cinema o metterlo davanti alla televisione. Meglio leggergli una favola e chiacchierare un po' con lui. Come se leggere e chiacchierare fossero una prerogativa dei borghesi. Le regole naturalmente valgono anche per il bambinetto: mai pensare che il padrino ricco sia una sorta di baby sitter, mai chiedergli di fare i compiti con lui, mai disturbarlo più del necessario. L'unica cosa che si sono dimenticati di aggiungere è un'avvertenza alla famiglia disagiata: prepararsi ad accogliere il bambino al rientro dal mondo incantato quando li guarderà in faccia più incazzato che mai e li manderà al diavolo dal letto della sua cameretta che puzza di stantio.