Peggio di Monti ci sono solo i giornalisti
salviamo calderoli
Va bene: chiedere a Monti di dimettersi per la cena di Capodanno a Palazzo Chigi è quantomeno una forzatura. Soprattutto se il suo predecessore, sostenuto anche dalla Lega, chiamava la questura di Milano parlando di una nipote di Mubarak che, dirà il Cavaliere, egli stesso pagava per non far prostituire. Però Roberto Calderoli, partito all'attacco del professore bocconiano, non ha tutti i torti. Perché il veglione di famiglia, il gran premier direttor. lup. mann. ecc ecc poteva organizzarselo altrove. In albergo. Al ristorante. In qualche casa privata. Qualcuno ha bacchettato il padano dicendo che Berlusconi faceva addirittura il bunga bunga. Obiezione fragilina: “le cene eleganti” di Silvio erano a Palazzo Grazioli, Arcore, Villa Certosa. Non a Palazzo Chigi. A dire il vero, la cosa più disgustosa di tutta la faccenda non è la polemica in sé. Sono le lezioncine che praticamente tutti i giornali italiani hanno impartito a quel discolo di Calderoli. Qualcuno, a sinistra, sosteneva che con Berlusconi non c'era libertà di stampa. Eppure sull'ex capo del governo ne venivano dette e scritte di tutti i colori (non sempre a torto, peraltro). Su Monti, no. E' insalivato a destra e a manca. Possiamo permetterci di sussurrare, con la dovuta sobrietà, che questo governo è una cagata pazzesca ma i giornalisti sono pure peggio?