Casini senza stanza? Ha tutta la casa
politica
Dove andrà Pier Ferdinando Casini? Nel senso letterale, sia chiaro. Dopo la rinuncia volontaria dei benefit, stanza e segretaria, che gli erano dovutiin quanto ex presidente della Camera, in tanti se lo chiedono. A Montecitorio raccontano che l'ex presidente della Camera, leader dell'Udc, ha già fatto gli scatoloni per traslocare dalla sua bella stanza. Addio ufficio all'ultimo piano del palazzo principale della Camera dei Deputati, addio terrazza con vista sui tetti del centro della Capitale. Ma per andare dove? Il mistero, per ora, è fitto. Casini è capogruppo dell'Udc. Quindi avrebbe diritto alla stanza che c'è nel palazzo dei gruppi. E che, ora, è occupata da Gian Luca Galletti, vicecapogruppo dell'Udc. Ma Pierferdy ha confidato di voler lasciare persino il ruolo al bolognese Galletti, che in realtà già ora fa le veci del capogruppo. Quindi? Dove andrà? Casini pare non occuparsene. Ma essendo democristiano doc, c'è da scommettere che la soluzione l'ha già trovata. Di certo, se non se ne cura, è perché in ben altre cose è affaccendato. E ad altro ambisce. La navicella dell'Udc vola nei sondaggi. E se gli riuscirà di trasformarla nel partito di Monti, come oggi ha ripetuto durante la puntata di Agorà su Rai Tre, avrà vinto la lotteria. Altro che terzo polo. Diventerà il primo. E saranno gli altri, Pd e Pdl, a pregarlo di poter governare con lui. Non il contrario. Da ago della bilancia a proprietario della bilancia, ecco il piano. Per il futuro, argomento che evita accuratamente, si dice punti alla presidenza del Senato. Perfetto trampolino di lancio per il Colle più alto. Mal che vada, resterà a Palazzo Madama. Il governo? La pratica si annuncia spinosa anche dopo li 2013. Meglio lasciarla a Monti, se accetta. O a chi sarà così matto da sobbarcarsi il lavoro che questo esecutivo non avrà finito di compiere.