Sono arcistufi. Di un'emergenza democratica che continua da mesi (e allora che diavolo di emergenza è?). Di piazze, petizioni, scioperi, sit-in, manifestazioni, interviste sui giornali, in tv, alla radio, sul web, via satellite che chiedono quando il “dimissionando” non ha nessuna intenzione di dimissionarsi o farsi dimissionare, anzi è sempre più arzillo e contento, prende su chili, si rimette a posto la mascella, attira responsabili che è una bellezza, manda truppe di pretoriani in tv, si prepara al grande show in tribunale e via che va. Sono arcistufi di queste firme che ancora non si è capito quante sono (10 milioni? 6? 5 ma ne devono arrivare altre? milioni e basta, secondo l'ultima versione della ditta?) e che tanto si sa benissimo che non servono a niente. Sono arcistufi di quel Fini che prima fa il compagno, si becca gli applausi alle Feste dell'Unità, si mangia le loro salemelle e il vino, lancia proclami che neanche fosse Tonino – il quale, infatti, si era imbufalito niente male – e poi, puf. Marcia indietro. Ciao ciao mi fate schifo. L'arzillo “dimissionando” gli ha sfilato metà dei suoi e il compagnone ritorna con la coda tra le gambe e lancia fango a quelli che prima l'avevano coccolato e osannato (cioè loro). Sono arcistufi di far finta di essere contenti quando Pagnoncelli mostra sondaggi che danno il centrosinistra che si ingrossa, si ingrossa e il Pd si smagrisce sempre di più. Capirai la gioia. Sono arcistufi di Repubblica che adesso, dopo aver lanciato Vendola, Saviano, di nuovo Veltroni e poi Mario Monti, è tornato su Prodi. Eh no eh. Sono arcistufi di dire che la giustizia va bene, quando lo sanno benissimo che va malissimo, ditelo a Ottaviano Del Turco, ma anche a decine di loro che si sono trovati sotto i ferri delle toghe (rosse, viola, verdi, azzurre, tanto è uguale) e hai voglia la Costituzione, l'autonomia della magistratura, l'azione penale obbligatoria, quel cavolo di Berlusca alla fine mica c'ha torto. E però non si può dire. Sono arcistufi di primarie che vanno abolite quando il candidato del Pd le perde, vanno corrette se quello va malino, diventano meravigliose se il loro vince. Sono arcistufi di tutto, i poveri democratici. Al punto che se qualcuno poco poco gli presentasse una petizione per far dimissionare in massa tutti i loro cari dirigenti - Bersani, Bindi, D'Alema, Veltroni, Letta e chi più ne ha più ne metta - raccoglierebbero facciamo dieci? Ma anche quindici. Quindici milioni di firme. Ma vere.