La Lavazza manda di traverso il caffè a Bonolis e sceglie Brignano
ma lo spot resta in paradiso
E alla fine Enrico Brignano, come anticipato da Libero, finì in paradiso. Un paradiso particolarmente amato, trattandosi di quello della Lavazza, i cui spot hanno fatto la storia della pubblicità di questi ultimi anni. Per l'attore comico romano si tratta dell'ennesima certificazione della popolarità raggiunta, grazie alle prove offerte con gli spettacoli e i film, compreso il film di Natale versione Sky, nettamente superiore ai cinepanettoni cinematografici entrati in coma irreversibile. E poi c'è l'esordio nel settore della pubblicità. «Brignano, fino ad oggi, non ha mai accettato di diventare il testimonial di un prodotto», spiegano i vertici dell'azienda torinese, «è stato conquistato dalla simpatia del Paradiso Lavazza e dal caffè che ama particolarmente». Insomma fra le nuvole più gustose della televisione, che dominano gli spot dal 1995, e l'attore romano è stato amore a prima vista. Un amore, stando alle premesse, destinato a durare, considerato che il fidanzamento con la coppia uscente, composta da Paolo Bonolis e Luca Laurenti, è durato 11 anni. A far saltare il sodalizio fra l'azienda del caffè è la coppia televisiva per antonomasia sarebbe stata la «mancanza di feeling» fra il nuovo amministratore delegato della Lavazza e la coppia di artisti. In particolare il manager della casa torinese avrebbe addossato a Bonolis la responsabilità del calo di appeal del prodotto. Da qui la scelta d'investire sull'attore romano, mantenendo ferma, però, l'ambientazione dello spot. Altro che separazione unileterale. «È stato un onore e una felice coincidenza», dice Brignano, impegnato proprio in questi giorni in Paradiso, dove sta girando i nuovi spot che andranno in onda a partire da marzo, «essere chiamato per una campagna così amata. Come sanno anche i miei fan, infatti, sono un vero appassionato di caffè senza il quale non posso vivere. Mi auguro di contribuire ad aumentare ulteriormente il successo di Lavazza e del suo Paradiso e sono certo che fra le nuvole, in compagnia di un ottimo caffè, mi sentirò come a casa». E a casa Brignano si sente anche su Italia Uno. Le Iene, il programma cult della rete Mediaset, riprende con due novità. La messa in onda della prima serata cambia giorno: non più il mercoledì, ma il giovedì. Alla conduzione del programma, oltre alla consolidata coppia Ilary Blasi ed Enrico Brignano, si aggiunge la new entry Alessandro Gassman. Nel frattempo c'è il Paradiso. Una dimensione televisiva che, nel corso degli anni, ha ospitato volti noti e amati come quelli di Nino Manfredi e Tullio Solenghi, tanto per citare i principali, e che ha visto alternarsi dietro alla macchina da presa registi come Alessandro D'Alatri, Gabriele Salvatores, Daniele Luchetti e Umberto Riccioni Carteni. All'euforia di Brignano fa da controcanto il silenzio di Bonolis che preferisce non commentare la scelta della Lavazza, segno evidente che la rottura non è stata affatto consensuale, come tende ad accreditare l'azienda torinese. Eppure stando ad un sondaggio del sito online Tv Blog il 40% dei telespettatori avrebbe preferito la coppia al posto di Brignano. Magra consolazione per Bonolis, comunque reduce dal successo di Avanti un altro, il game show che ha saputo eguagliare, peraltro in poco tempo, il competitor L'Eredità, che è tornato a ruggire soltanto adesso che si scontra nuovamente con lo zio Gerry Scotti.