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Bonolis-Laurenti una coppia alla frutta

La Lavazza cambia testimonial

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Una vecchia regola di economia spicciola sostiene che «la pubblicità è l'anima del commercio». Una volta, forse, era anche vero. Oggi la pubblicità è la stampella economica dei mezzi di comunicazione è un bel surrogato per chi la realizza. Quanti attori, e attrici, hanno campato grazie ai soldi guadagnati facendo gli spot? Tanti, forse più di quelli che non hanno mai fatto il testimonial per qualche azienda, ritenendo la cosa di serie B. brignano in pole Certo, Luca Laurenti e Paolo Bonolis, testimonial in via di esaurimento per la Lavazza per far posto a  Enrico  Brignano, attore comico sempre meno romanocentrico e sempre più nazionalpopolare, con la pubblicità si sono pagati gli sfizi più che le bollette, ottenendo in cambio una grande notorietà. Ma, evidentemente, non sono riusciti a superare gli ultimi esami. Almeno secondo i maligni. Calo di vendite del prodotto da una parte, crollo della popolarità dei personaggi dall'altra, soprattutto da parte di Bonolis entrato in un cono d'ombra nonostante gli sforzi di Mediaset, hanno indotto la premiata ditta di caffè a cambiare le carte in tavola. E Brignano potrebbe essere l'uomo giusto al momento giusto. Il capodanno in piazza a Roma con il sindaco Gianni Alemanno, il successo dello spettacolo con il quale sta girando l'Italia, l'ottima prova offerta su Sky nel cine-panettone di Natale al fianco di Alessandro Gassman e la presenza su Italia Uno dove conduce le Iene, oltre ad essere biglietti da visita eccellenti, sono anche indizi della popolarità dell'attore romano. E per reclamizzare un prodotto come il caffè serve uno che tiri su il morale, essendo un piacere. Tanto per restare nel linguaggio pubblicitario. E così dopo undici anni di onorato e rispettato fidanzamento «tra le nuvole» del paradiso televisivo, la strana coppia Bonolis&Laurenti lasciano il set della Lavazza. Gli ultimi spot con il duo andranno in onda il 31 gennaio. La «staffetta con nuovi attori», come hanno spiegato i vertici dell'azienda di Torino, «rientra nel naturale sviluppo del progetto “Paradiso” dove dopo un certo periodo i protagonisti, sempre eccellenti, si alternano», spiega la Lavazza, ringraziando i «due grandi interpreti» Bonolis e Laurenti «per l'amicizia, la professionalità e la passione con cui hanno lavorato in questi anni». L'azienda, poi, ricorda che le sceneggiature ideate dall'agenzia Armando Testa «sono state interpretate in maniera sempre originale dai diversi personaggi entrati nel corso degli anni a far parte del cast, che hanno contribuito a far diventare il Paradiso Lavazza un caso di successo unico in Italia, per continuità e gradimento. Di volta in volta vengono quindi presi in considerazione, in base al contenuto delle sceneggiature, nuovi artisti come possibili protagonisti del “Paradiso”». sulle nuvole Il primo spot Lavazza ambientato nell'aldilà risale al 1995. In diciassette anni la serie ha visto alternarsi tanti personaggi, sia come presenza continuativa sia come ospiti eccellenti, attori affermati come Tullio Solenghi e Riccardo Garrone (San Pietro), o agli esordi come una giovanissima Laura Chiatti, star internazionali come Julia Roberts e ancora importanti registi italiani come Alessandro D'Alatri, Gabriele Salvatores, Daniele Luchetti e Umberto Riccioni Carteni. Ma una menzione speciale va all'indimenticato, e indimenticabile, Nino Manfredi. Negli anni '90 era lui il testimonial della casa di produzione di caffè. I suoi spot hanno fatto epoca, come epocale è stata la celebre frase che Manfredi recitava: «Il caffè è un piacere, se non è buono che piacere è?». E come dimenticare il Caballero misterioso e la sua Carmencita che a partire dagli anni sessanta hanno segnato la televisione di casa nostra? Insomma, dire che la pubblicità sia figlia di un Dio minore, è quanto mai riduttivo, visto la galleria di volti e voci. Ma è altrettanto vero che il mercato ha le sue regole.

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