E la Annunziata prova a oscurare Vespa
Lucia alla guerra dei talk show
Ora è ufficiale. Dopo una parentesi lunga vent'anni l'Elefantino Giuliano Ferrara, da lunedì sera, torna nella cristalleria di viale Mazzini e, stando alle premesse, farà esattamente ciò che uno si aspetta da un elefante in un negozio di oggetti preziosi: romperà le scatole a tutti. Per vedere all'opera Vittorio Sgarbi, invece, dovremo attendere i primi di aprile. Uno slittamento tecnico, spiegano a viale Mazzini, dietro al quale non ci sarebbe nessun giallo, come si erano affrettati ad ipotizzare i detrattori del critico d'arte. A dare il crisma dell'ufficialità a quella che è già stata ribattezzata la “primavera della Rai” è stato il consiglio di amministrazione della tv pubblica che ha approvato i palinsesti primaverili. Oltre a Ferrara e Sgarbi, le altre novità della stagione sono lo sbarco di Bruno Vespa in prima serata e il ritorno di Lucia Annunziata nella seconda fascia di Raitre. Prima del suo debutto però l'Annunziata dovrà concordare tempi e modalità del programma, in modo da non sovrapporsi con altri talk show, a partire da Porta a Porta. Nel frattempo, sempre in seconda serata, sia su Rai due che su Rai Tre approderanno le trasmissioni dedicate alle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia, coordinate da Giovanni Minoli. Un “innesto”, quello dei programmi tricolori, che provocherà un evidente affollamento nella seconda serata di Rai Tre, ragione per la quale mantenere le quattro puntate settimanali di Parla con me, il programma satirico di Serena Dandini, è praticamente impossibile. E così la Dandini dovrà rinunciare ad un serata a settimana per un totale di otto puntate fino a fine stagione, prolungando però la messa in onda di due mesi. Novità in vista anche per Maurizio Costanzo che potrebbe guidare una nuova trasmissione nell'access prime time di Rai Due. Particolarmente soddisfatto dei risultati ottenuti il direttore generale della Rai, Mauro Masi. «Sono molto lieto che il cda abbia preso atto all'unanimità dei nuovi palinsesti primaverili», dice il numero uno di viale Mazzini, «che segnano per la prima volta delle novità molto importanti nelle tre grandi reti generaliste e in particolare su Rai Uno». Di segno opposto la reazione dell'Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai che lamenta un «confronto zero» sulle «nuove proposte di approfondimento giornalistico che la Rai intende fare», annunciando di star «valutando se tornare in giudizio dopo la condanna dell'azienda per comportamento antisindacale». Infine il cda ha approvato all'unanimità un ordine del giorno per chiedere al ministero dell'Economia , azionista dell'azienda, un quadro normativo «meno penalizzante».