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La telefonata di Trump a Putin: la verità che nessuno vi ha raccontato

Glauco Maggi
Glauco Maggi

Giornalista a NYC per Libero, autore di Figli&Soldi (2008), Obama Dimezzato (2011), Guadagnare con la crisi (2013), Trump Uno di Noi (2016). Politica ed economia. Autori preferiti: Hayek, M.Friedman, T.Sowell

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Il popolo russo e gli osservatori internazionali possono non aver visto le elezioni di domenica scorsa in Russia come legittime, ma il presidente americano ha ora ufficialmente dato il suo endorsement al ritorno del passato russo e al futuro del presidente Putin. "Il presidente ha chiamato il presidente russo per congratularsi della sua recente vittoria nelle elezioni presidenziali russe", ha detto la Casa Bianca in un comunicato, dopo la telefonata tra i due leader. “Il presidente americano e il presidente-eletto Putin si sono detti d'accordo che il successo nella ripartenza delle relazioni dovrebbe continuare a crescere nei prossimi anni”. ”Il presidente ha messo in risalto i successi nelle relazioni Usa-Russia negli ultimi anni, compresa la cooperazione in Afghanistan, la conclusione e la ratifica dell'accordo START, il recente invito alla Russia ad aderire alla World Trade Organization e la cooperazione sull'Iran”, recita il comunicato. A proposito della crisi in Siria, il comunicato della Casa Bianca ribadisce che "il presidente americano e Putin concordano di continuare le discussioni in aree dove gli Usa e la Russia hanno differenze, compresa la Siria e la difesa antimissilistica (nell'Est Europa NDR)… e di continuare i loro sforzi per trovare terreno comune e rimuovere gli ostacoli per avere migliori relazioni”. Il comunicato della Casa Bianca, a nome del presidente, non fa cenno alcuno alle preoccupazioni esternate dalla Organization for Security and Cooperation in Europe prima del voto, a partire dal fatto che non ci fosse una rappresentanza adeguata delle opposizioni e che le risorse del governo vengono usate con scopi partigiani. Chi pensa che questo sia un resoconto delle congratulazioni a Putin del presidente Donald Trump è fuori strada. Si è dimenticato di come si fosse comportato il presidente americano di ieri, magari perché influenzato dalla narrativa corrente dei media liberal che si scandalizzano del fatto che il presidente americano di oggi abbia fatto le sue congratulazioni di routine al vincitore delle elezioni in Russia. Rileggete il testo e aggiungete Barack Obama ogni volta che è citato il “presidente americano” e avrete l'articolo che e' apparso il 9 marzo 2012 sul sito “foreignpolicy.com” per raccontare l'esito delle elezioni russe. Il titolo era “Obama congratulates Putin for election ‘win' ”, “Obama si congratula con Putin per la ‘vittoria' elettorale”. Che e' lo stesso titolo di oggi del New York Times, polemico con Trump perché ha fatto le congratulazioni a Putin.    Dopo i due pesi e le due misure usate dai liberal per raccontare la vicenda degli algoritmi anti privacy di Facebook utilizzati nei casi delle elezioni di Obama prima e di Trump poi (vedi mio articolo precedente) adesso è la volta della diplomazia trumpiana, che è giudicata malissimo sebbene sia sostanzialmente una replica di quella obamiana. di Glauco Maggi

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