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Ma quali "rastrellamenti" di immigrati: ecco chi ha fatto arrestare Donald Trump

Glauco Maggi
Glauco Maggi

Giornalista a NYC per Libero, autore di Figli&Soldi (2008), Obama Dimezzato (2011), Guadagnare con la crisi (2013), Trump Uno di Noi (2016). Politica ed economia. Autori preferiti: Hayek, M.Friedman, T.Sowell

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Dopo le accuse generiche a Trump, dei media e degli attivisti pro immigrati, di aver scatenato la caccia indiscriminata ai clandestini per espellerli dall'America, sono arrivati i numeri ufficiali. L'ICE (Immigration and Customs Enforcement, che e' l'agenzia governativa per il controllo delle frontiere e della immigrazione) ha dato le cifre e il profilo dei clandestini che sono stati arrestati nei "rastrellamenti" a New York e in altri sette Stati. A New York sono stati 41, una galleria di criminali, di cui 38 avevano sulle spalle una condanna definitiva del tribunale: ci sono predatori sessuali, stupratori, ladri, spacciatori, e sette erano gia' stati deportati in passato ma erano poi rientrati in America. Il che e' un reato a parte. Tre sono donne e 10 i condannati per guida in stato di ubriachezza. Il ministro della Sicurezza Interiore John Kelly ha fatto un comunicato descrivendo l'intera operazione a livello nazionale: "Dei 680 arrestati in tutto, il 75% sono criminali stranieri senza documenti validi per la residenza negli USA, gia' condannati per crimini di varia gravita': omicidi, abusi sessuali aggravati, abusi sessuali su minori, atti osceni con minori , traffico di droga, possesso di armi illecite, e altri reati". David Marin, direttore dell' ICE di Los Angeles, ha spiegato al Chicago Tribune che l'agenzia conduce queste operazioni sul campo due o tre volte all'anno nell'area californiana di sua competenza, e che l'ultimo raid era in preparazione da mesi "prima che l'amministrazione Trump venisse fuori con gli attuali ordini esecutivi". In tutto, nel sud della California l'ICE ha arrestato circa 160 persone in 5 giorni di operazioni mirate contro immigrati con storie criminali e ordini di deportazione gia' emessi e non rispettati. Per esempio, un membro di una gang ricercato nel suo paese, il Salvador, e un trafficante di droga brasiliano. Marin ha detto che solo 5 degli arrestati in questa operazione non sarebbero rientrati nei criteri di priorita' previsti dal governo Obama. Quindi, con Trump c'e' stato un certo giro di vite, ovviamente sempre all'interno della legge federale che, presa alla lettera, esigerebbe addirittura l'impossibile obiettivo di espellere 12 milioni di persone: i "non cittadini", senza visto permanente, o con il visto turistico o di lavoro scaduto. L'ICE ha definito il raid recente come "non differente da quelli del passato", e ha denunciato che "gli articoli frequentissimi degli ultimi giorni circa posti di blocco e rastrellamenti a caso degli agenti dell'ICE sono falsi, pericolosi e irresponsabili". In un comunicato, l'agenzia ha scritto che "gli agenti frequentemente incontrano altre persone sospette che potrebbero essere negli USA in violazione delle leggi federali sull'immigrazione. Queste persone vengono valutate caso per caso e, se l'ICE lo ritiene appropriato, sono arrestate". In una audizione in Congresso, Kelly aveva spiegato giorni fa ai parlamentari della Commissione della Sicurezza Interna che gli agenti ICE gli avevano espresso la loro frustrazione per non poter far rispettare la legge. "Penso che il loro morale avesse sofferto perche' erano stati assunti per fare un lavoro di polizia e si erano poi sentiti in un certo senso con le mani legate dietro la schiena.... Ora sono piu' positivi e scommetto che, guardando al morale, sarete sorpresi di vedere i progressi andando avanti". di Glauco Maggi

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