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Chiude la Clinton Global InitiativeOra si capisce a cosa serviva davvero

Glauco Maggi
Glauco Maggi

Giornalista a NYC per Libero, autore di Figli&Soldi (2008), Obama Dimezzato (2011), Guadagnare con la crisi (2013), Trump Uno di Noi (2016). Politica ed economia. Autori preferiti: Hayek, M.Friedman, T.Sowell

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Il 15 aprile morira' la Clinton Global Initiative. La comunicazione e' venuta ufficialmente dalla stessa Fondazione Clinton. Il piano adombrato qualche mese fa era di ridurne le attivita', e magari anche di chiuderle del tutto, perche' con Hillary presidente sarebbe stato impossibile evitare di sprofondare in un conflitto di interesse irrisolvibile, soprattutto dopo gli scandali esplosi l'anno scorso sui suoi traffici controversi ed esposti nel libro “Clinton Cash”. Ma la Clinton ha perso, ora e' una cittadina comune, e il mondo e' pieno di poveri e di assetati esattamente come prima dell'8 novembre. Perche' smettere ora di fare il "bene globale" per i disperati? Perche' questo non era mai stato il vero scopo della Fondazione di famiglia, che era il braccio finanziario-politico dei Clinton finalizzato ad eleggere Hillary presidente. Lo spiega bene Jim Geraghty sulla rivista conservatrice National Review. Il giornalista ha scritto che, presa nell'attesa della conquista della Casa Bianca da parte dei Clinton, “la decisione di chiudere aveva senso”, appunto per i potenziali conflitti di interesse. Dopo l'elezione di Trump diversi storici finanziatori, specialmente i governi stranieri, “hanno agito come se le cause che la CGI sosteneva non avessero piu' valore”, e hanno cessato di prendere impegni di versamenti di denaro ai Clinton. La qual cosa, e' il commento conclusivo, “suggerisce che la Clinton Foundation e la Clinton Global Initiative esistevano primariamente per dare ai governi esteri e ai businessmen un modo per oliare i rapporti ed entrare nelle grazie di un futuro presidente. Quindi, perche' continuare ad operare come prima se non e' rimasta piu' alcuna influenza da spacciare?” Poveri poveretti veri della Terra che perderanno le briciole del tesoro di dollari raccolto dalla Fondazione Clinton tra i Ceo e i capi di Stato interessati ad avere relazioni privilegiate con Bill e consorte. Ma ancor piu' direttamente disperati sono i 22 funzionari dello staff della Fondazione che saranno licenziati e perderanno il posto ben pagato che avevano. Erano gli unici posti di lavoro fissi che i Clinton avevano mai creato in vita loro (a parte quelli precari a tempo definito dei galoppini delle campagne elettorali), e svaniscono anche questi. di Glauco Maggi

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