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Chi è davvero Mike Pompeo, l'uomo che Trump ha scelto per la Cia

Glauco Maggi
Glauco Maggi

Giornalista a NYC per Libero, autore di Figli&Soldi (2008), Obama Dimezzato (2011), Guadagnare con la crisi (2013), Trump Uno di Noi (2016). Politica ed economia. Autori preferiti: Hayek, M.Friedman, T.Sowell

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La nomina di Mike Pompeo a direttore della Cia ha sorpreso soltanto chi non conosceva la sua biografia. Ha incontrato per la prima volta Trump a inizio della settimana, che non ci ha messo molto ad arruolarlo per il ruolo chiave della sicurezza nazionale. Se c'è un posto bene assegnato da Trump, e che non potrà sollevare obiezioni serie, sul piano tecnico, dai senatori democratici in sede di discussione per la sua conferma. Potranno disprezzare le sue posizioni politiche chiaramente anti-Obama, espresse ogni qualvolta il presidente si è rifiutato di chiamare islamisti o islamici i terroristi della jihad, ma il suo curriculum è impeccabile. Nato a Orange (California), Pompeo, 53 anni, è il deputato che rappresenta dal 2011 il quarto distretto del Kansas, dove vive (a Wichita) con la moglie Susan e il figlio Nicholas. È arrivato in Congresso sull'onda del movimento del Tea Party esploso alle elezioni di medio termine del 2010, ma è la sua vita intera ad essere una garanzia. Italo-americano, come risulta dalla presenza nella lista ufficiale della Delegazione Congressuale curata dalla NIAF (federazione delle associazioni italo-americane degli Stati Uniti), Pompeo si è laureato all'Accademia militare di West Point nel 1986, non solo come miglior cadetto scolasticamente, ma anche come percipiente del Premio "Gen. Robert E. Wood" e del "Gen. Winfield S. Scott Memorial Award", il maggior riconoscimento per il management in ingegneria, il campo di studi che aveva scelto all'Accademia. Ha servito per 5 anni nell'esercito, fino al 1991, uscendone con il grado di capitano. Quindi si è laureato alla Scuola di Legge di Harvard, la stessa frequentata da Obama, e ha lavorando per lo studio di avvocati Williams & Connolly. Lasciata la professione legale, ha fondato un paio di business mettendo a frutto la sua competenza in ingegneria meccanica. Entrato in politica da fervente repubblicano, è diventato deputato a Washington nella squadra teapartista del GOP, ed è stato membro del Comitato Scelto della Camera sui Servizi Segreti. In questo ruolo è stato uno dei critici più severi di Hillary Clinton per come ha provocato e gestito il fiasco tragico di Bengazi e più di recente ha osteggiato la decisione di Obama di firmare il patto nucleare con l'Iran, giudicato un cedimento pericoloso. In precedenza il neo direttore Pompeo, che ieri ha accettato immediatamente la nomina offertagli, si era espresso nettamente a favore del Patriot Act e della raccolta delle "telefonate in blocco" in chiave anti-terroristica operata dalla NSA (National Security Agency) fino a quando Edward Snowden non rubò e diffuse sui giornali i dettagli del programma e provocò la riforma in Congresso manovrata da Obama e dalle colombe DEM e libertarie. Nelle primarie di quest'anno Pompeo si era schierato a favore di Marco Rubio, ma dopo la nomina di Trump ha giocato un ruolo chiave nel preparare sui temi della sicurezza nazionale il vice di Donald, Mike Pence, al dibattito televisivo, vinto alla grande, con il vice della Clinton Tim Kaine. Conservatore Doc, Pompeo è da sempre membro della NRA, il gruppo pro-armi che ha dato l'endorsement a Trump, ed è un ovvio difensore del Secondo Emendamento che protegge il diritto dei cittadini a portare le armi. Pro vita, è contro l'aborto esclusi i casi in cui è a rischio la vita della madre. di Glauco Maggi  twitter @glaucomaggi

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