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Dietro a Hillary, l'islamico che odia in modo "talebano" gli omosessuali

Glauco Maggi
Glauco Maggi

Giornalista a NYC per Libero, autore di Figli&Soldi (2008), Obama Dimezzato (2011), Guadagnare con la crisi (2013), Trump Uno di Noi (2016). Politica ed economia. Autori preferiti: Hayek, M.Friedman, T.Sowell

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Se non ci fossero le riprese della TV WPTV di Orlando si farebbe fatica a credere alla notizia. Invece quel signore che sorride e applaude alle spalle di Hillary e' proprio lui, Seddique Mateen, il padre filo-talebano e anti-gay del terrorista islamico Omar autore della strage nel night club per gay Pulse. La Clinton e' in campagna nello stato “ballerino” della Florida, e ha tenuto un comizio a Kissimmee, nell'Hinterland a sud della citta', per promettere lavoro e ripresa economica. Ma la regione e' ancora sconvolta, e l'omaggio alle vittime e' obbligato: “Io so quanta gente, quante famiglie, parenti e amici sono ancora in lutto”, dice la Democratica, “e noi saremo qui con voi per ricostruire le vostre vite”. Il pubblico e' commosso, ma in quanti si saranno accorti della presenza del papa' del super killer islamista in mezzo a loro? E' vero che non e' stato Seddique a uccidere materialmente la cinquantina di omosessuali quella notte al Pulse, ma e' vero pure che Seddique si era fatto conoscere subito dopo con interviste choccanti, ed esponendo posizioni ideologiche e politiche che si commentano da sole: “Dio punira' i gay” e “La religione islamica non c'entra, mio figlio era omofobo, e aveva perso la testa quando vide due uomini baciarsi”, disse a giornali e tv. Seddique non era il padre umanamente distrutto dal coinvolgimento del figlio impazzito in un'azione orrenda, ma un attivista politico pashtun che veniva dall' Afghanistan, e che godeva e gode della liberta' americana per gestire un programma radiofonico in cui tesse le lodi dei Talebani e dell'islamismo oscurantista. Seddique aveva tanto influenzato il figlio Omar, di cui e' poi affiorata una seconda vita di omosessuale represso, da farne un mostro in fuga impossibile dalla propria personalita', condannato all'autodistruzione. Oggi sappiamo da che parte batte il cuore politico del babbo, grazie alla partecipazione al rally pro Clinton. E' anche probabile che Seddique sia sempre stato Democratico, ma non l'abbiamo saputo prima, nei giorni dell'eccidio, perche' la stampa USA e' quella che e'. E' certo, invece, che Hillary paghera' pochissimo, anzi niente, questo scandaloso apparentamento. Un reporter di NewsChannel ha chiesto a Seddique, a fine comizio, che cosa stesse pensando nel momento in cui la Clinton parlava del dramma che ha colpito la sua comunita': “Abbiamo cooperato con il governo federale, e questo e' tutto sulla faccenda. Grazie”, ha risposto Mateen. Che pero' qualche ora dopo, tornando a West Palm Beach, ha incontrato un altro redattore TV dello stesso canale e gli ha mostrato il cartellone elettorale preparato per l'occasione: “Hillary Clinton e' buona per gli Stati Uniti contro Donald Trump, che non ha soluzioni”. Ha anche aggiunto di essere a favore di una legge piu' severa contro le armi, perche' lui e' un buon Democratico allineato con il partito. “Ho parlato un sacco sulla vicenda del Pulse, magari mio figlio avesse fatto il militare e combattuto l'ISIS. Sarebbe stato molto meglio”, ha detto Seddique, che ha aggiunto, per spiegare perche' lui fosse li': “E' un partito Democratico, quindi chiunque puo' aderirvi. Perche' la gente dovrebbe essere sorpresa? Io amo gli USA e vi sto vivendo da molto tempo”. E l'odio viscerale per gli omosessuali espresso dal “talebano” padre, e praticato con la strage dal figlio subornato Omar? Non aspettatevi che la stampa arruolata DEM, negli USA e in Europa, abbia un moto di disgusto e si produca in un diluvio di attacchi del tipo di quelli scaricati contro Trump quando un (oscuro) suprematista del KKK disse che lo avrebbe appoggiato. Donald lo scarico' non appena lo venne a sapere, ma ci mise qualche ora e ancora oggi lo fanno passare per nazista. Per adesso la campagna di Hillary non ha detto se era a conoscenza della presenza a pochi metri da lei, plaudente, di un fan talebano e omofobico dichiarato. Aspettiamo di sentire se la Clinton ha una opinione, e quale, in proposito. Soprattutto, siamo curiosi di vedere se la stampa mainstream dara' il dovuto rilievo alla scomoda news. Per capirci. Alla frase di Trump (“la moglie non parla, si vede che e' la sua cultura, lascia dire tutto al marito”) sulla mamma del militare USA musulmano morto, i giornali USA e le TV hanno dedicato non meno di 100 articoli. Sul papa' filo Hillary del musulmano stragista Omar quanti pezzi usciranno? Si accettano scommesse. di Glauco Maggi

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