Le soldatesse in prima lineaMa così l'esercito Usa è più debole
E' la scoperta dell'acqua calda. Ma se si pensa che, malgrado questi dati di cui stiamo per scrivere, il Ministero della Difesa Usa, il 3 dicembre scorso, ha dato il via libera alla totale partecipazione delle donne-soldato a tutte le missioni di guerra, nessuna esclusa, si ha l'ennesima prova di quanto la correttezza politica faccia sempre danni reali, concreti, alle persone in carne ed ossa. E qui “carne ed ossa” e' nel suo senso stretto. Tempo fa riportammo la notizia che il Pentagono aveva deciso di avviare una riforma tanto cara a Obama, ai liberal e alle femministe: l'applicazione della parita' di impiego, per ogni attivita' di guerra, delle donne e degli uomini in divisa. Uno studio interno sugli effetti pratici della caduta delle barriere, ora, ha prodotto statistiche che rivelano - ma dove sta la sorpresa? - che le donne subiscono molti piu' infortuni fisici degli uomini durante l'addestramento duro alla battaglia. Inoltre, corrono un rischio considerevolmente piu' alto di patire disturbi mentali per lo stress, soffrendo di depressione a un tasso doppio dei maschi. E una delle cause scatenanti e' l'esposizione al combattimento. Le cifre dei test mostrano che se il Ministero della Difesa e' seriamente intenzionato a mandare al fronte un numero importante di soldatesse, e questo e' del resto l'obiettivo dichiarato, sara' meglio che il Pentagono si ingegni subito a trovare i modi di prepararle meglio sia fisicamente sia mentalmente. Cioe', farle diventare piu' simili ai maschi. Secondo la ricerca, negli esercizi di base le donne subiscono il doppio di danni fisici. Per esempio, tra i gruppi piu' veloci di uomini e di donne nella corsa di 3mila metri, le donne si infortunano a un tasso del 26%, due volte e mezzo il 10% degli uomini. Le donne soffrono il doppio dei maschi per infortuni mentre portano l'equipaggiamento da 35 kili, che e' la norma per i fanti che fanno pattugliamento in zone di guerra. “In media”, dice il rapporto riportato dal Washington Times, “le donne soldato arrivano al training iniziale in una forma fisica relativamente piu' bassa dei maschi”. Un'idea per ridurre il tasso di infortuni e' di renderle piu' forti fisicamente, anche con esercizi di sollevamento pesi. Un'altra idea e', in sostanza, di “doparle”, innalzando i livelli di ferro nel sangue: e' noto che cio' aumenta la capacita' di correre piu' velocemente. “Le soldatesse piu' anemiche perche' hanno meno ferro”, si legge nel rapporto,” se sono trattate con supplementi integratori corrono da 1 a 2 minuti piu' velocemente sui 3mila metri”. Lo studio, firmato dal Luogotenente Generale Patricia Horoho, la Direttrice Sanitaria dell'Esercito, raccomanda quindi di affidarsi a “un programa di multivitamine con il ferro per le donne durante gli addestramenti intensi”. Elaine Donnelly, che guida il Centro per la Preparazione Militare, ha definito scandalosi i risultati, perche' il Pentagono consapevolmente sta incrementando i rischi fisici per le donne. “Questo e' un grande scandalo in incubazione”, ha detto. “Abbiamo l'esercito che con un suo proprio studio indica che il tasso degli infortuni e' doppio per le donne rispetto agli uomini. E' una scoperta costante in tutte le aree esaminate, e loro procedono comunque. E non ci sono indicazioni che le giovani che considerano la carriera militare saranno informate del rischio aggiuntivo che correranno, piu' elevato di quello degli uomini. Una volta che avranno firmato, saranno assegnate a lavori oltre il loro potenziale in qualsiasi posto l'esercito vorra' spedirle”. di Glauco Maggi