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In America tira una brutta ariaNelle università si riscrive la storia

Glauco Maggi
Glauco Maggi

Giornalista a NYC per Libero, autore di Figli&Soldi (2008), Obama Dimezzato (2011), Guadagnare con la crisi (2013), Trump Uno di Noi (2016). Politica ed economia. Autori preferiti: Hayek, M.Friedman, T.Sowell

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Tira una brutta aria in America. Nei colleges impazza la protesta degli attivisti, clamorosa nelle manifestazioni e occupazioni sul piano dell'ordine pubblico e distruttiva sul terreno culturale quando degenera fino alla richiesta di cancellare dalla memoria, e dai nomi dei palazzi, personaggi storici e presidenti. L'ultimo caso e' la battaglia contro Woodrow Wilson, che fu presidente di Princeton e poi degli Stati Uniti un secolo fa: era Democratico e Progressista, ma con idee razziste che erano merce comune in quel tempo, 50 anni prima della legge che avrebbe dato il voto ai neri e abolito il segregazionismo. I collettivi ultraminoritari degli attivisti chiedono che le immagini e il nome di Wilson siano cancellati, e la sua memoria sepolta. Se questo e' l'andazzo, la rilettura e l'ostracismo dei personaggi del passato con la lente della correttezza politica attuale portera' alla condanna di tutti i padri fondatori padroni di schiavi e dei tanti presidenti razzisti dei primi 100 anni degli Stati Uniti. Invece di studiare, capire, criticare, e valutare il travaglio, le lotte, le conquiste da cui e' passata e maturata l'intera civilizzazione occidentale, si riscrivera' un “bigino” di slogan anti-storici universali, assolutistico e imbarazzante sul terreno della semplice intelligenza, prima ancora che di quello accademico. George Will, intellettuale conservatore, ha tracciato per il Washington Post un quadro, tanto ironico quanto disarmante, sullo stato dell'educazione universitaria degenerata alla vigilia del Thanksgiving 2015. Prima di sorridere amaramente del degrado nei colleges con gli esempi che offriremo, va registrata la protesta di ieri sera di decine di dimostranti di “Black Lives Matter” e di membri dei gruppuscoli marxisti che hanno invaso Macy's, i Grandi Magazzini sulla 34esima strada ed Herald Square. Macy's organizza dal 1924 la parata che celebra l'inizio della stagione delle Feste natalizie, dei regali e dei consumi, ed e' quindi l'ovvio bersaglio degli anti-sistema. Ma adesso, nel clima festivo, buttiamola sul ridere grazie alle perle scovate da Will. *Alla universita' del Missouri, Melissa Click e' la professoressa liberal e protestataria che ha gridato, invocando l'intervento degli studenti che avevano occupato un prato del campus dichiarandolo ‘spazio libero', “Ho bisogno di un po' di muscoli qui”. Voleva impedire con la forza a un fotogiornalista della rivista dell'universita' (che una volta era famosa per la sua scuola di giornalismo) di informare il pubblico su una pubblica manifestazione che aveva lo scopo di informare il pubblico. *Un professore della universita' di Itacha ha spiegato che “l'agricoltura e' capitalista, e' un patriarcato basato sul razzismo”. *L'universita' del Wisconsin, a Milwaukee, ha dichiarato la frase “politicamente corretto” una forma di microaggressione. *L'associazione degli studenti della Wesleyan ha minacciato di tagliare i fondi al giornale della scuola perche' aveva pubblicato un articolo critico degli studenti di estrema sinistra del campus. E la stessa universita' ha creato una “spazio protetto” (cioe' una sede vera e propria) per studenti LGBTTQQFAGPBDS: Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender (che hanno cambiato genere), Transessuali (che hanno cambiato sesso), Travestiti, Dubbiosi sessualmente, Flessibili, Asessuali, Genderf…., Poliamorosi, e sessualmente legati a disciplina, dominazione, sottomissione, sadismo e masochismo. * Un professore della universita' dello Stato di Washington ha detto che abbassera' il voto ad ogni studente che usa il termine “immigrati illegali” quando si riferisce a immigrati che sono in America illegalmente. (A proposito: Hillary Clinton qualche giorno fa ha chiesto scusa per aver usato in passato l'espressione “immigrati illegali” e ha promesso di non farlo piu' in futuro. Sono “immigrati senza documenti”, d'ora innanzi per lei. Cosi' come, per Obama e per tutti di DEM, i terroristi radicali non sono ‘islamici' ma “estremisti violenti”  senza religione. Cosa volete, per i liberal i problemi si risolvono con i giochi di parole e mettendosi a difesa di chi e' nel torto, perche', sempre, “la colpa e' nostra”). Un altro “docente” dello stesso college, nel suo corso su “Donne e Cultura Popolare”, ha avvertito gli studenti che rischiano “la bocciatura nel semestre” se usano “un linguaggio offensivo/oppressivo”, per esempio “riferendosi a donne/uomini come a maschi/femmine”. *Alla universita' del Tennessee l'Ufficio della Diversita' e della Inclusione, preoccupato che gli studenti possano sentirsi a disagio con i pronomi che specificano il genere (egli , ella, lui, lei ) ha suggerito soluzioni “di genere neutro”, tipo ze, hir, xe, xem, xyr, al posto di “he, she, him, her”. *L'universita' della California ha stabilito che l'elenco dei “pensieri ostili e offensivi” comprende frasi come “Io credo che la persona piu' qualificata dovrebbe avere il lavoro”, e “L'America e' la terra delle opportunita'”. *La lista della universita' del Wisconsin delle micro-aggressioni a sfondo razzista comprende le frasi “L'America e' un melting pot” e “C'e' soltanto una razza, la razza umana”. *L'ente di governo interno degli studenti a Irvine, California, ha passato una risoluzione contro l'esposizione delle bandiere. Scritto da uno studente della Scuola di Ecologia Sociale (“ricerca trasformativa per alleviare l'ineguaglianza sociale e la sofferenza umana”) la risoluzione afferma che le bandiere sono “armi per il nazionalismo” e “costruiscono” pericolose “ mitologie e narrative culturali” e “paradigmi di conformita' “, e interferiscono con “il designare uno spazio culturalmente inclusivo”. * Il Board dei Consiglieri degli Affari Multiculturali della Columbia di New York di recente ha “avvisato”, con l'apposito “Trigger Warning” ,  che gli studenti potrebbero essere traumatizzati nel leggere le Metamorfosi di Ovidio laddove vengono ritratti cattivi comportamenti sessuali. La mia favorita perla di stupidita' liberal “al quadrato” e' sul Blog femminista della stessa universita', che ha a sua volta “avvisato” che bisogna stare attenti quando si usa la formula “Trigger Warning”  , che da tempo viene premessa a testi e film per “preparare” gli studenti a cio' che puo' offenderli. In italiano si puo' tradurre con ‘Campanello d'allarme', ma letteralmente in inglese Trigger e' il “grilletto” delle pistole, e quindi Trigger Warning puo' ricordare alla gente le armi, e dare il relativo turbamento. Trigger Warning, scrive il Blog, avrebbe bisogno di un Trigger Warning a sua volta. Oltretutto, se trigger richiama le armi, anche warning (allarme!, attenzione!) puo' far venire paura. L'America e' messa male, ma grazie ai liberal si riesce ancora a fare qualche bella risata. Buon Thanksgiving a tutti. di Glauco Maggi      

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