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Quando Cossiga fece a pezzi il magistrato Palamara

Il picconatore su Sky evocò l'espressività di un tonno

Francesco Specchia
Francesco Specchia

Francesco Specchia, fiorentino di nascita, veronese d'adozione, ha una laurea in legge, una specializzazione in comunicazioni di massa e una antropologia criminale (ma non gli sono servite a nulla); a Libero si occupa prevalentemente di politica, tv e mass media. Si vanta di aver lavorato, tra gli altri, per Indro Montanelli alla Voce e per Albino Longhi all'Arena di Verona. Collabora con il TgCom e Radio Monte Carlo, ha scritto e condotto programmi televisivi, tra cui i talk show politici "Iceberg", "Alias" con Franco Debenedetti e "Versus", primo esperimento di talk show interattivo con i social network. Vive una perenne e macerante schizofrenia: ha lavorato per la satira e scritto vari saggi tra cui "Diario inedito del Grande Fratello" (Gremese) e "Gli Inaffondabili" (Marsilio), "Giulio Andreotti-Parola di Giulio" (Aliberti), ed è direttore della collana Mediamursia. Tifa Fiorentina, e non è mai riuscito ad entrare in una lobby, che fosse una...

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Cossiga (non) incontra Palamara Foto: Cossiga (non) incontra Palamara
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La voce, telefonica è cavernosamente e inconfondibilmente sarda, e si rivolge, in studio, alla giornalista e al suo ospite, un giovane magistrato rampante: “A questo tuo dibattito partecipa un magistrato che o non capisce nulla di diritto o è molto spiritoso. La faccia da intelligente non ce l'ha assolutamente. Io vengo da una famiglia di magistrati, ho avuto tre zii procuratori generali della Cassazione, e si vergognerebbero oggi di quello che hanno sentito da questo – come si chiama? - Palamara come il tonno…”. Alché, il “tonno” Luca Palamara, alla battuta del Presidente Emerito della Repubblica Francesco Cossiga bascula sulla sedia e sorride nervoso alla conduttrice Maria Latella. Gira impazzita su tutti i social la puntata di SkyTg24 Pomeriggio, anno 2006, in cui Cossiga fa a pezzi l'allora capo dell'Associazione Magistrati Palamara, oggi primo indagato dello scandalo nomine del Csm. Mai video fu più profetico. Cossiga è uno spettacolare, ferocissimo caterpillar. La Latella incalza: “Presidente qual è la motivazione di questo suo giudizio così severo?”. Risposta del Picconatore: “Dalla faccia. Io ho fatto politica da 50 anni e vuole che non riconosca uno dalla faccia?”. E la telecamera inquadra il volto di Palamara, il ciuffone ribelle, l'espressione vacua alla John Belushi in Animal House. Palamara accenna una difesa: “Mi sembra molto offensivo…”. E Cossiga, bum, un'altra fucilata: “Sì, sì, è offensivo, mi quereli, mi diverte se mi querela. I nomi esprimono la realtà lei si chiama Palamara e ricorda benissimo l'ottimo tonno Palamara”. Palamara è cianotico. Latella, intimorita, chiede nuovi lumi sulla riforma giudiziaria alla voce del Presidente, il quale insiste: “La battaglia contro la magistratura è stata perduta quando abbiamo abrogato le immunità parlamentari e Mastella (ministro delle Giustizia, ndr) si è abbassato i pantaloni scrivendo sotto dettatura di quella associazione sovversiva e di stampo mafioso che è l'Anm”. La sedia di Palamara diventa elettrica, il sorriso una lama di ghiaccio. Balbetta appena una replica, ma Cossiga e l'abbatte davvero come si fa con i tonni: “Io con uno che ha quella faccia e che detto quella serie di cazzate non parlo”. Latella s'imbarazza ma si vede che, dentro, giornalisticamente gode. Palamara si arrende: “Ora la cambio la faccia, Presidente”. Infatti, negli anni a venire, indosserà barbe foltissime…  

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