House Party, il varietà riuscito a metà
Il nuovo programma della De Filippi
"Come te la cavi con i legamenti?", domanda Maria De Filippi, con un modo spiccio da ortopedico, alla sua coconduttrice Sabrina Ferrilli, la ridanciana. La Ferillona è bendata, costretta, in un giochino scemo, a tasteggiare pettorali e cosce di un terribile ciccione in mutande; ma crede di carezzare i muscoli liftati del divo americano Patrick Dempsey. La scena -battute romanesche comprese- è la sventagliata di sorrisi di un autore ubriaco. E rispecchia esattamente lo spirito di House Party (Canale 5, mercoledì prime time) il nuovo varietà che la signora di Fascino, nella sua inesausta attività di produttrice, ha consegnato al suo fedelissimo pubblico ultrapop. Un aerosol di varietà classico, con le migliori intenzioni. Non sempre onorate. A dire il vero il programma parte bene. Sigle frizzanti, ballerini in divisa gialla da portieri come nei romanzi di Stefan Zweig, due amiche -una caciarona e l'altra un po' tignosetta- che piroettano (anche in versione Thelma & Louise in auto sfrecciando nel centro di Roma) su un vaporoso cazzeggio. Ci sono i siparietti tra loro (Sabrina che estrae dalla sua borsa la foto di Berlinguer e un gatto a nove code) ; c'è lo spogliarello, noiosetto, di Totti in un lettone verticale; c'è Panariello che scarta un vassoio di «pastarelle all'amatriciana», mentre s'accascia in un monologo così così; c'è il momento «Cè posta per te», strappacore con la mamma della Ferillona che entra a gamba tesa nei ricordi delle figlia; c'è il momento «Parla con me» alla Serena Dandini ovvero l' intervista tra amiche sul divano; c'è uno stuolo di ospiti in fila come dal dentista Gianni Morandi, Fiorella Mannoia, Francesco De Gregori, Roberto Saviano, Iacchetti come al solito vestito da donna. Eppoi Valeria Marini che attende perennemente, nell'anticamera il suo turno, come in A porte chiuse di Sartre, anche se magari non coglie la citazione. Poi ecco il lento smerigliarsi tra colori, allegria, ricchi premi e cotillons, e con Barbara D'Urso stracitato convitato di pietra. House Party vince la serata col 22, 14% di share. Ma è leggerino rispetto al suo diretto competitor A casa Mika su Raidue, ed è troppo confuso: ospiti, trame e musica affastellate senza un filo logico che non sia nella testa di Maria. L'esperimento è comunque apprezzabile. Da tenere sotto osservazione...