Cerca
Cerca
+

Quando il foulard diventa turbante Vita

Daniela Mastromattei
Daniela Mastromattei

Daniela Mastromattei è caposervizio di Libero dove si occupa di attualità, moda e costume, adesso anche "in prestito" alla politica. Ha cominciato a fare la giornalista al quotidiano Il Messaggero, dopo un periodo a Mediaset ha preferito tornare alla carta stampata

Vai al blog
  • a
  • a
  • a

Moda e solidarietà. L'ultima iniziativa si chiama Dee di Vita, nasce dalla creazione del turbante Vita, ideato da Mantero Seta con l'obiettivo di sostenere le attività di Salute allo Specchio, il progetto dell'Ospedale San Raffaele volto ad aiutare le donne in cura presso i reparti oncologici, a ritrovare il desiderio di prendersi cura del proprio aspetto, per stare meglio con se stesse e con le persone che hanno accanto. “La forza di volontà delle nostre pazienti unita all'esperienza delle stylist e alla sensibilità di Mantero sono stati gli ingredienti fondamentali che hanno portato all'ideazione e realizzazione di Vita”. Queste le parole di Valentina Di Mattei, psicologa, e Giorgia Mangili, ginecologa e oncologa, entrambe ideatrici di Salute allo Specchio" Il Turbante Vita si può acquistare al prezzo di 80 euro su www.deedivita.org di cui una parte dei proventi della vendita andranno a sostenere Salute allo Specchio.. L'iniziativa Dee di Vita verrà presentata durante un' evento, su invito, presso la Triennale di Milano il 9 maggio 2016. Quella sera verrà inaugurata anche la mostra fotografica Donne ConTurbanti, a cura di Guido Taroni,che ritrae volti femminili di donne di diverse età (non pazienti) che indossano il turbante Vita. La mostra allo Spazio Lab della Triennale resterà aperta al pubblico con ingresso gratuito il 10 e l'11 maggio. “Ho fotografato un gruppo di donne , diverse per età ed esperienze . Tutte mi hanno trasmesso una grande emozione perché ognuna di loro è assolutamente con… turbante.” Ecco il pensiero di Guido Taroni che, innamorato da subito del progetto, ha realizzato degli scatti intensi e straordinari di donne non malate ma capaci di raccontare, più di mille parole, l'anima del progetto. L'inziativa ha il patrocinio di Camera Nazionale della Moda e del Comune di Milano.

Dai blog