Le foto su Facebook: posso utilizzare come voglio oppure no? Ecco tutte le risposte
Quante volte ci è capitato di pensare che, in fin dei conti, se una foto è su Facebook vuol dire che è pubblica e che quindi posso utilizzarla come preferisco. Magari abbiamo anche utilizzato questa foto, credendo che non vi fosse niente di illecito nel farlo, invece è proprio il contrario. Per approfondire guarda il video: Facebook e foto, cosa dice la legge Infatti se una foto è su Facebook, ma più in generale su un social network, non significa che non sia coperta da copyright. Questo implica il fatto che essa potrebbe godere del diritto d'autore. Se così fosse, l'utilizzo della stessa sarebbe illegale senza il consenso dell'autore, specialmente se per fini commerciali e promozionali. Ma andiamo con ordine. Il primo passo è quello di capire cosa implichi l'inserimento di una foto sul più famoso dei social network. Quando si effettua la propria iscrizione a Facebook, non si cedono a terzi i diritti d'autore delle foto pubblicate (come ad esempio a agenzie pubblicitarie o ai media), si concede invece alla piattaforma una licenza non esclusiva che è legata alla messa a disposizione delle foto pubblicate sul social network stesso. Questo permette la libera circolazione delle foto all'interno di Facebook, circolazione che dovrebbe avere fine alla cancellazione del profilo interessato. Questo regolamento ci fa capire che le foto trovate su Facebook godono del diritto d'autore (legge n. 633/1941) e che quindi possiamo utilizzarle solo se ottemperiamo alle regole del copyright. Per avere il diritto di utilizzare una foto si dovrà chiedere l'autorizzazione all'autore della stessa, citare l'autore dello scatto e riconoscere un corrispettivo al fotografo in base all'utilizzo che vogliamo farne. Il mio consiglio è quello di non utilizzare con leggerezza le foto che trovate sui social network. E' vero che in molti lo fanno e che spesso non accade nulla, ma è bene ricordarsi che si sta violando la legge e che il rischio è quello di trovarsi a pagare sostanziose cifre di risarcimento danni. di Cristiano Cominotto assistenzalegalepremium.it