La coerenza di Virginia
Le giravolte della Raggi spiazzano il popolo M5S
La Rete non perdona. Dovrebbe saperlo bene il Movimento Cinquestelle che ha nel popolo del web la sua fonte ispiratrice primaria e il grosso del proprio elettorato. Uno vale uno, un click va l'altro, la Rete è sovrana, i sondaggi on line: per i grillini non c'è nulla di più trasparente di ciò che viaggia in Internet, senza padroni. Eppure, è da quando Virginia Raggi ha scritto al prefetto per dire stop ai migranti e basta accoglienza, che sui social rimbalzano messaggi della sindaca che mesi fa diceva esattamente il contrario. Gli internauti hanno ripescato suoi post di dicembre in cui Raggi dichiarava: . Senza andare troppo in là nel tempo, a fine maggio, il Campidoglio a guida M5S ha approvato la delibera di giunta per l'inclusione sociale delle popolazioni Rom, Sinti e Camminanti in cui il Comune si impegna a pagare fino a 10mila euro per spese di casa, bollette, assistenza, più che ai romani non abbienti. Una delibera che cita l'Unar (l'agenzia delle Nazioni Unite antidiscriminazioni razziali), la Dichiarazione dei diritti dell'Uomo, le convenzioni internazionali. Che, ancora una volta, assicura che la Capitale darà una mano a questa gente povera e disperata che rovista nei cassonetti e rubacchia sulle metropolitane. Ora, qualcuno potrebbe obiettare che tra immigrati e nomadi c'è una bella differenza, e che il piano per la chiusura dei campi rom non è in contraddizione con la lettera inviata dal sindaco al prefetto e tanti, soprattutto i romani esasperati, potrebbero essere d'accordo con la mossa " in chiave leghista" della prima cittadina di Roma. Ma la sostanza è un'altra, e cioè: come può il Movimento pensare di essere credibile se cambia idea così repentinamente solo inseguendo i risultati di una tornata amministrativa? E come può Virginia Raggi, già rivelatasi inconcludente in varie occasioni, pensare di non perdere consensi se l'immagine che dà è quella di una burattina nelle mani di Grillo e Casaleggio? Dallo slogan CoRaggio alla mancanza di coerenza.