Dimessa e incerta, Virginia si becca i fischi alla Nuvola di Fuksas
Brunella Bolloli
Alessandrina, vivo a Roma dal 2002. Ho cominciato a scrivere a 15 anni su giornali della mia città e, insieme a un gruppo di compagni di liceo, mi dilettavo di mondo giovanile alla radio. Dopo l'università tra Milano e la Francia e un master in Scienze Internazionali, sono capitata a Libero che aveva un anno di vita e cercava giovani un po' pazzi che volessero diventare giornalisti veri. Era il periodo del G8 di Genova, delle Torri Gemelle, della morte di Montanelli: tantissimo lavoro, ma senza fatica perché quando c'è la passione c'è tutto. Volevo fare l'inviata di Esteri, ma a Roma ho scoperto la cronaca cittadina, poi, soprattutto, la politica. Sul blog di Liberoquotidiano.it parlo delle donne di oggi, senza filtri.
Giornata nera per Virginia Raggi. Già lei, mora di capelli, si è presentata all'inaugurazione della Nuvola di Fuksas, tutta in nero: ma non un total black di rappresentanza, adatto al ruolo e all'occasione. No! Con questa storia che bisogna risparmiare, onestà, trasparenza, zero sprechi e tutto il resto del repertorio grillino, la "sindaca" Raggi è apparsa un po' troppo dimessa, timida, incerta: una Boldrini molto più scolorita e impacciata con in più l'aggravante di non avere nemmeno 40 anni. Ora, non è che la prima cittadina di Roma deve essere frivola, eccentrica e impegnata solo a fare shopping, però cara Virginia, riguarda bene il guardaroba e, soprattutto, studia bene i discorsi che fai in pubblico. Magari fatteli scrivere da qualcuno esperto. Perché questo tono da suora laica che ripete sempre il mantra dei soldi pubblici, anche senza grande empatia con il pubblico, e per di più con delle pause che neanche Celentano... non va bene. , ha detto la sindaca dopo l'inaugurazione del centro congressi costato un occhio della testa. . Probabilmente la Raggi ha ragione. I lavori della Nuvola sono durati 18 anni e qualcuno, magari, ci ha anche mangiato sopra. Ma per denunciare questa situazione ed evitare le contestazioni, ci voleva un discorso all'altezza. Fatti e non frasette incerte. Chissà come gode la Lombardi...