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Two Mothers, due Milf da ridere (a loro insaputa)

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Entro al cinema pensando di vedere un film serio ma dopo cinque minuti resetto il cervello in modalità “film involontariamente comico.” E allora Two Mothers diventa spassosissimo. La storia è quella di due migliori amiche, Naomi Watts e Robin Wright, inseparabili sin dall'infanzia, vicine di casa in una meravigliosa scogliera australiana. A un certo punto una diventa l'amante del figlio dell'altra e l'altra, per ripicca, l'amante del figlio dell'una. Una cosa già assurda presa singolarmente. Figuriamoci la “doppietta”. Ma le Milf sono scatenate, si sa. Però ci sono i rimorsi. Si confessano tutto. Dopo 24 ore decidono, prese da un insostenibile senso di colpa, di troncare le peccaminose relazioni. Dopo 24 ore e 2 minuti, il senso di colpa era talmente insostenibile che copulano selvaggiamente coi rispettivi toy boy. Dopo 25 ore le amiche, come nulla fosse, si confidano davanti a un bicchiere di vino le gioie e i dolori delle loro nuove storie d'amore. “Ma tu come stai?”. “Io? Mai stata cosi felice”. “Anche io, perché troncare tutto?”. Già, perché? Il tran tran dura due anni. Tutto sommato tranquilli, eccezion fatta per un episodio isolato: un giorno, senza apparente motivo,  i due minorenni, uno con la faccia più da citrullo dell'altro (lotta durissima),  vengono brutalmente alle mani in spiaggia, uno morde al polpaccio dell'altro manco fosse Tyson con l'orecchio del rivale, ma lo spiacevole fatto si chiude senza particolari danni. Tutto procede tra amplessi e cene allegre. fino a quando il boy di Naomi Watts decide di trasferirsi a Sydney dal padre (già, perche mentre Naomi è vedova, Robin ha un incidentalmente un marito, piccolo particolare) per cogliere un'importante opportunità lavorativa. Ovviamente qui conosce e si fidanzata con una coetanea, quindi la  storia con la Milf si va a fare benedire. Ma la cosa incomprensibile è un'altra. Visto che tra i due non ha funzionato viene automaticamente deciso che si devono mollare anche gli altri due. Motivazione di Robin Wright: “Così diventeremo persone rispettabili, nonne rispettabili”. Da lì il nome del racconto da cui è tratto il film: “Le nonne”, storia vera. (Titolo appetitosissimo, come no, meno male che i traduttori non hanno chiamato così il film nella versione italiana altrimenti gli spettatori sarebbero stati due anziché quattro). Tutto prosegue da copione. I toy boy si sposano e figliano, il tutto in simultanea. L'ultima scena è grandiosa. Ci sono le due Milf, i figli, le cognate e le nipotine.  Tutti felici e complici in spiaggia.   Scusate. Vi ho raccontato l'ultima scena confidando che nessun individuo dotato di buon senso a questo punto abbia in animo di andare a vedere il film. Che comunque quattro risate le strappa, eh. 

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