La nuova frontiera della bellezza: prevenire l’invecchiamento prima che inizi
giovedì 3 aprile 2025

La nuova frontiera della bellezza: prevenire l’invecchiamento prima che inizi

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Negli ultimi anni la bellezza non è più solo legata alla correzione dei segni del tempo, ma alla loro prevenzione. Grazie ai progressi della chirurgia e medicina estetica oggi è possibile contrastare l’invecchiamento cutaneo prima che si manifesti. Inoltre routine skincare avanzate, protezione solare, antiossidanti, biorivitalizzazione e uno stile di vita sano giocano un ruolo chiave per mantenere la pelle giovane a lungo. L’approccio preventivo si estende anche alla nutrizione e alla gestione dello stress, fondamentali per un aspetto fresco e luminoso. In questo scenario, la bellezza diventa un progetto a lungo termine, basato sulla cura costante e consapevole. Nel mondo della chirurgia e medicina estetica, la prevenzione sembra essere la chiave per un invecchiamento più armonioso. Secondo il Dr. Paolo Santanchè, Specialista in Chirurgia plastica, intervenire precocemente con trattamenti mirati può fare la differenza rispetto a chi sceglie di ricorrere alla chirurgia estetica solo in età avanzata. “È sempre meglio prevenire che curare, soprattutto quando si parla di salute. Anche nell’estetica c’è una corrispondenza tra bello e buono, cioè sano, kalòs kai agathòs, come dicevano già gli antichi greci”.

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Ma quando iniziare a prendersi cura della pelle? Secondo Santanchè, la cura della pelle deve iniziare sin da giovanissimi con alcune abitudini essenziali: “Al primo posto c’è l’idratazione, la protezione dai raggi solari e l’astensione dal fumo" mette in guardia il chirurgo. "La protezione dai danni attinici consiste nel semplice uso della crema solare anche d’inverno. L’idratazione si mantiene efficacemente con qualsiasi tipo di crema idratante o, soprattutto prima del caldo estivo e del freddo invernale, con l’infiltrazione di un acido ialuronico rivitalizzante, che favorisce l’idratazione senza nessun effetto volumizzante”.

Per chi vuole mantenere un aspetto giovane senza ricorrere alla chirurgia, esistono molte soluzioni non invasive. “Le tecniche non invasive sono quelle di cui abbiamo detto per la prevenzione. Quando si tratta di correggere i primi segni, è molto utile l’utilizzo degli impianti di vari tipi di acido ialuronico e della tossina botulinica, usati con saggezza”. Tuttavia, l’esperto avverte: “Inizialmente possono correggere i primi segni del passare del tempo, ma poi devono diventare un complemento della chirurgia, perché in nessun modo possono sostituirla”.

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Genetica vs. stile di vita: chi vince? Uno dei grandi interrogativi riguarda il ruolo della genetica rispetto ai trattamenti estetici e allo stile di vita. “Siamo tutti individui diversi e la nostra natura non può essere stravolta, ma semplicemente aiutata. La genetica è ovviamente fondamentale, come diceva mia nonna: non si può cavar sangue da una rapa”.

Oggi molte adolescenti iniziano a ricorrere a filler e botox prima ancora della maggiore età. Un fenomeno che, secondo l’esperto, va analizzato con attenzione: “Il problema non è tanto il momento in cui si inizia, ma il perché. Nella maggior parte dei casi non si fanno questi trattamenti per un motivo terapeutico o di prevenzione, bensì per l’insano desiderio di omologazione a immagini falsate dai filtri”.

E quindi come ottenere un ringiovanimento naturale? Uno degli aspetti più discussi è come evitare il cosiddetto “effetto ritoccato”. “Tutti i mezzi di cui disponiamo, filler, tossina botulinica, chirurgia, sono solo mezzi. Quello che fa la differenza è l’uso che ne facciamo" afferma Santanchè. "Gli stessi mezzi in mani diverse daranno risultati completamente diversi. Tutti sono sempre alla ricerca di novità tecnologiche strabilianti, ma non si rendono conto che cose semplici in mani sapienti possono dare risultati incredibili, mentre la più eccezionale tecnologia nelle mani di un imbecille produrrà solo disastri”.

Infine, l’esperto sfata un tabù: il lifting del viso non è solo per chi ha già segni evidenti di invecchiamento. “Ci sono due scuole di pensiero: la prima è la vecchia scuola, che interviene quando l’invecchiamento è diventato realmente insopportabile; la seconda, quella che io porto avanti ormai da tanti anni, è quella della ‘chirurgia di non invecchiamento’, contrapposta alla chirurgia di ringiovanimento. Un face lift eseguito precocemente, tra i trentacinque e i quarant’anni, non solo ridona lo smalto e la freschezza della giovinezza, ma rallenta realmente l’invecchiamento in maniera impressionante. Potremmo chiamarlo il lifting di Dorian Grey…”.

Questa nuova prospettiva di educazione estetica apre la strada ad un approccio più consapevole, basato sulla prevenzione piuttosto che sulla tardiva correzione. La bellezza, sembra dire l’esperto, non è solo una questione di estetica, ma di equilibrio e benessere.

Autrice dell'articolo Orchidea Colonna 
Orchideacolonna@yahoo.com