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Tour Venezia esplorando le meraviglie artistiche 

Orchidea Colonna
Orchidea Colonna

Giornalista, globetrotter e food lover. Sono convinta che ogni viaggio, ogni luogo visitato e osservato, ci renda più ricchi dentro. Da un viaggio si torna sempre diversi e migliori da come si è partiti. Seguitemi e attraverso i miei occhi scoprirete un mondo di inattesa bellezza

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Venezia, la città sospesa tra terra e acqua, è un luogo che affascina visitatori da ogni angolo del mondo con il suo intricato labirinto di canali, ponti e palazzi storici. Immergersi nel cuore di questa città unica, esplorando le sue meraviglie artistiche, architettoniche e culturali è sempre magico. Da Piazza San Marco, con la sua imponente basilica e il maestoso Campanile, fino ai pittoreschi sestieri di Dorsoduro e Cannaregio, Venezia si rivela sempre ricca di storia e tradizioni. Tra le gondole che scivolano silenziosamente lungo i canali e le calli strette che conducono a scoperte inaspettate, Venezia continua a essere una destinazione irresistibile, dove il passato e il presente si intrecciano in una danza senza tempo. Vediamo assieme le novità e le tradizioni che consigliamo per un tour esclusivo a Venezia.

 

CHIARASTELLA CATANA E I SUOI PREZIOSI TESSUTI
A due passi da  Palazzo Grassi è facile imbattersi nel bell’ingresso del negozio di tessuti di Chiarastella Cattana. Tende, tappezzerie, pareti. Tessuti e rivestimenti murali definiscono ogni spazio e atmosfera per soddisfare ogni esigenza di utilizzo e di design. Lo spazio di Chiarastella è luminoso, ampio, ordinato e accogliente. Si passa dai morbidissimi cappotti appesi con disinvoltura qua e là, ai classici bicchieri esagonali di Murano, oggetti di uso quotidiano ma definiti da un gusto raffinato, difficile da trovare nella vita di tutti i giorni. Qualcuno ha definito Chiarastella un editore di artigianato contemporaneo. L'attuale negozio di Chiarastella è, infatti, il culmine di un lungo percorso. Milanese d'origine, ha iniziato a lavorare nella moda. Successivamente, per seguire il marito, si è trasferita a Venezia, dove ha iniziato una nuova attività, prima in casa e poi in una piccolissima bottega. Dalla sua esperienza nel mondo della moda ha conservato solo la parte che più le corrispondeva, quella legata ai tessuti, iniziando così a creare una rete di contatti con gli artigiani locali.  Un esempio significativo è l'incontro con i fratelli Paoletti del Lanificio Paoletti di Follina (TV), una storica realtà famigliare attiva dal 1795, specializzata nella creazione e produzione di tessuti in pura lana cardata. Sono loro i fornitori dei tessuti utilizzati per i cappotti disegnati dall’architetto Ethel Lotto. Questa capacità di selezionare prodotti nati dalla connessione fra tradizione e sperimentazione contemporanea è una dote speciale, non così frequente nel mondo della produzione artigianale. Se passate a Venezia, non perdete l’occasione di fare una visita a questo negozio. 

 

 

I GIOIELLI DI ALESSANDRO PALWER 

Tra le cose belle di Venezia ci sono anche i gioielli del designer Alessandro Palwer. Oro, diamanti e corda nei bracciali e nelle collane del designer romano ma naturalizzato veneziano Alessandro Palwer. Che lavora di precisione sulle forme e sui volumi di un classico contemporaneo come le maglie di catena, con elementi dalle linee pulite, bombati o allungati, in oro rosa e diamanti brown, oro giallo lucido, oro bianco e diamanti grigi. Il risultato? Dei gioielli eleganti, ma informali e facili da indossare, quell’understatement trasversale alle mode che fa chiedere alle persone: «Bello, dove l’hai comprato?». Insomma, il massimo dello chic. I gioielli di Palwer sono diversissimi tra loro: dalla collezione ispirata alle gocce d’acqua con pietre di luna e diamanti, ai quarzi fumé taglio smeraldo montati su un’intricata combinazione di curve, allo splendore delle superfici specchiate. Il designer ha una storia non comune: è nato e cresciuto a Roma, ma poi ha puntato su Parigi, cove ha lavorato con marchi parigini della moda ed è stato anche direttore creativo di Ungaro per oltre dieci anni. Non contento, ha anche fondato una società di mobili e accessori: Suite 307. Inoltre, ha anche creato i costumi per molte produzioni di opera lirica. Ma poi ha deciso di trasferirsi a Venezia  e di progettare raffinati gioielli, con un design rigoroso.

 

 

 

L'OTTICA MANUELA E GLI OCCHIALI DESIGN SU MISURA
Nel cuore di Venezia, tra le calli e i canali che rendono questa città unica al mondo, si trova un gioiello di raffinatezza e competenza: Ottica Manuela. Questo negozio di ottica specializzato non è solo un luogo dove acquistare occhiali da vista e da sole, ma una vera e propria esperienza di stile e qualità. Ottica Manuela si distingue per la sua selezione di occhiali dal design esclusivo e ricercato. Ogni modello è scelto con cura per garantire ai clienti non solo una visione ottimale, ma anche un tocco di eleganza e personalità. La collezione spazia da montature classiche e intramontabili a quelle più moderne e innovative, soddisfacendo così ogni esigenza e gusto estetico. Il motto di Ottica Manuela: “Vedere bene il mondo non sempre significa portare occhiali, a volte può anche voler dire prendersi il tempo per un buon caffè e due chiacchiere in compagnia, a quattro, sei, otto, dieci occhi!”,  riflette una filosofia unica. Non si tratta solo di migliorare la vista con lenti di qualità, ma anche di valorizzare i momenti di convivialità e di connessione umana. Questo approccio olistico al benessere visivo e sociale rende Ottica Manuela un punto di riferimento non solo per l'acquisto di occhiali, ma anche per un'esperienza di vita.

 

PALAZZO GRASSI E LE SUE MEMORABILI MOSTRE

 Palazzo Grassi, Punta della Dogana e il Teatrino sono tre punti di riferimento culturale a Venezia. Questi luoghi di cultura e arte sono progettati per essere inclusivi e accoglienti per tutti, grazie a una serie di misure e servizi dedicati. Palazzo Grassi e Punta della Dogana offrono la possibilità di partecipare a visite guidate e attività didattiche con il supporto di una guida o di un interprete LIS (Lingua dei Segni Italiana) su richiesta. Per garantire questo servizio, è necessario un preavviso di una settimana. Tra le tante mostre Palazzo Grassi ospita una straordinaria personale dell'artista etiope-americana Julie Mehretu, intitolata "Ensemble," dal 17 marzo 2024 al 6 gennaio 2025. La mostra, curata da Caroline Bourgeois in collaborazione con l'artista, coincide con la grande esposizione di Pierre Huyghe a Punta della Dogana. Nei due piani di Palazzo Grassi, i visitatori possono ammirare oltre sessanta dipinti e incisioni di Mehretu, creati negli ultimi venticinque anni. Tra queste opere, figura anche "Among the Multitude XIII" (2021-2022), proveniente da una collezione privata, fotografata da Tom Powel Imaging e cortesemente concessa dall'artista e dalla Marian Goodman Gallery di New York. Le tele di Mehretu saranno accompagnate da opere di altri artisti, amici e personalità che hanno influenzato il suo percorso artistico, offrendo così un contesto ricco e variegato che sottolinea le molteplici ispirazioni e connessioni dell'dell'artista.

 

 


DO FORNI: UN 'ECCELLENZA CULINARIA NEL CUORE DI VENEZIA  
La storia del Ristorante Do Forni è un viaggio attraverso le tradizioni più autentiche e antiche di Venezia. Durante i fasti della Serenissima Repubblica, questi locali ospitavano un forno che sfornava pane e dolci per il vicino convento di San Zaccaria, mentre una piccola osteria veneziana (cicchetti) deliziava i palati dei veneziani. Dopo la caduta della Repubblica Veneta nel 1797, l'attività di osteria si ampliò, trasformando il locale in un ristorante nel XIX secolo. Da allora, Do Forni è diventato un'icona culinaria della città, guidato con passione e dedizione dal Sig. Eligio Paties sin dal 1973. L'atmosfera del Ristorante Do Forni è un'armoniosa fusione tra tradizione e lusso. Le sue ambientazioni tradizionali ed eleganti rispecchiano l'anima veneziana, mentre gli interni lussuosi ricreano l'accoglienza del vagone ristorante dell'Orient Express.
La cucina di Do Forni è un omaggio alle radici marinare di Venezia, offrendo prelibatezze del mare dell'Adriatico preparate secondo le antiche ricette tramandate nel corso dei secoli. Verdure stagionali e condimenti delicati impreziosiscono ogni piatto, mentre l'interpretazione raffinata della cucina veneta e italiana unisce sapientemente ingredienti locali con influenze internazionali. Dal 1986, il ristorante Do Forni ha riportato in auge la tradizione dei "ristoranti dell'arte" istituendo il Premio Internazionale di Grafica. Questo prestigioso riconoscimento, consegnato durante una cerimonia nelle sedi più rappresentative della città, celebra due artisti ogni anno, uno italiano e uno straniero, selezionati tra venti nomi invitati a partecipare alla rassegna. Le opere degli artisti vincitori sono esposte permanentemente nelle sale del ristorante, arricchendo l'esperienza culinaria con un tocco di arte. In occasione del secondo centenario della morte di Giacomo Casanova, il Ristorante Do Forni ha omaggiato il grande avventuriero veneziano con la creazione di un menu - ricettario ispirato all'epoca del celebre seduttore. Le pietanze e le ricette, tratte da antichi ricettari del XVIII secolo, sono state presentate al pubblico durante le numerose manifestazioni organizzate a Venezia nel corso dell'anno, arricchite dalle illustrazioni dell'artista veneziano Ludovico De Luigi. Il Libro degli Ospiti di Do Forni è una testimonianza dei numerosi personaggi illustri che hanno varcato la sua soglia nel corso degli anni, da principi e principesse a politici e artisti internazionali. Una lista che racchiude in sé la storia e il fascino di un luogo che continua a essere una meta ambita per chiunque desideri immergersi nelle nobili tradizioni dell'ospitalità veneziana.

 

 

 L'ARTE DI GIGI BON: UN VIAGGIO TRA MERAVIGLIA E ALCHIMIA
In un'epoca in cui i percorsi di carriera sembrano tracciati con precisione, la storia di Gigi Bon rappresenta una deviazione affascinante e ispiratrice. Laureata in giurisprudenza e con una carriera già avviata nel settore finanziario, Gigi Bon è emersa come un'artista di talento, sovvertendo ogni previsione. Per molti anni, la creatività di Bon rimane in stand-by. Immersa nel mondo della finanza, non dipinge né crea nulla. Tuttavia, il contatto con l'arte non manca: grazie al fratello antiquario, Bon respira arte quotidianamente e sviluppa una passione per il collezionismo di oggetti di pregio. È un legame sottile ma significativo con il mondo artistico, che alimenta una fiamma che presto si trasformerà in un incendio creativo. Il punto di svolta arriva a quarant'anni. Bon decide di prendersi alcuni mesi sabbatici e lascia Milano per tornare a Venezia, la sua città natale. Venezia non è solo uno sfondo romantico per il suo ritorno: è un luogo intriso di storia familiare e personale. Bon appartiene a una famiglia storica e racconta con orgoglio che i suoi antenati riportarono a Venezia il corpo di San Marco da Alessandria d’Egitto, una leggenda che aggiunge un'aura di mistero e prestigio al suo racconto. Durante questo periodo sabbatico, un incontro fortuito cambia il corso della sua vita. Un amico artista le insegna i rudimenti della scultura, e Bon scopre di avere una passione innata e un talento naturale per questa forma d'arte. Inizia a creare, scolpire, dipingere, ma non disegna mai. Curiosamente, Bon confessa di avere un "blocco" per il disegno, una barriera creativa che non riesce a superare, ma che non le impedisce di esprimere il suo talento attraverso altre forme artistiche. Oggi, Gigi Bon ha uno studio, un negozio di antiquariato a Venezia, organizzato come una bottega rinascimentale. Questo spazio non è solo un luogo di lavoro, ma anche un'esperienza aperta al pubblico. I visitatori possono ammirare le opere in esposizione, acquistare le creazioni e osservare l'artista mentre lavora la cera e la terra. Ogni fase della scultura è visibile, offrendo uno sguardo intimo e affascinante sul processo creativo di Bon. La trasformazione di Gigi Bon da professionista della finanza ad artista di successo è una testimonianza del potere della passione e del coraggio di seguire il proprio cuore. La sua storia è un esempio di come i cambiamenti di vita possano portare a scoperte sorprendenti e a realizzazioni inaspettate, ricordandoci che non è mai troppo tardi per reinventarsi e trovare la propria vera vocazione. L'ispirazione dietro l'opera di Gigi Bon richiama le Wunderkammern o "Camere delle Meraviglie", celebri collezioni rinascimentali che raccoglievano curiosità naturali, bizzarrie preziose e rarità dai Nuovi Mondi. Questi luoghi erano crocevia tra il fantastico e il reale, dove artefici umani e naturali si incontravano, creando un cosmorama alchemico di grande fascino. Il percorso artistico di Bon si distingue per la creazione di oggetti evocativi, tracce magiche di un mondo perduto. Le sue sculture in bronzo incarnano la "cifra" veneziana, con elementi architettonici e simbolici della città. 

 

L'ANTIQIARIO ALESSANDRO ZOPPI 

Nel cuore di Venezia, tra canali e palazzi storici, si cela una collezione unica che riflette l'essenza stessa della città: la collezione di vetri di Alessandro Zoppi. In una grigia giornata invernale, con l'Acqua Alta che avvolge la città, un distinto uomo dai capelli argentati si fa strada con passo deciso attraverso le strade umide, diretto verso il suo palazzo. Qui, dietro una maestosa porta di legno scuro, si apre un mondo di meraviglie di vetro colorato, dove ogni stanza offre una vista incantevole sul Canal Grande.
Zoppi, nato in una famiglia veneziana di successo, ha ereditato la passione per il vetro dal nonno Enrico, che possedeva una coppia di figure Salviati Blackamore. Questi oggetti, che Zoppi desiderava toccare ma che poteva solo ammirare, accese in lui una curiosità che lo avrebbe accompagnato per tutta la vita.
La vita di Zoppi cambia drasticamente nel 1958 con la morte del padre. Da adolescente, si trasferisce a Londra dove lavora in eleganti ristoranti italiani e sviluppa un gusto per i vestiti inglesi su misura. Tuttavia, è a Venezia che trova la sua vera vocazione. Nel 1964, diventa direttore di una galleria di vetro a San Marco, avviando una carriera che lo vedrà diventare una figura di spicco nel mondo del vetro veneziano. Collabora con artisti come Livio e Angelo Seguso, creando opere straordinarie che riflettono l'anima di Venezia. La collezione di Zoppi è un viaggio attraverso la storia del vetro veneziano, con pezzi che spaziano dal XVIII secolo fino ai giorni nostri. Ogni angolo del suo palazzo è un tripudio di colori e forme, con opere di maestri come Alfredo Barbini, Archimede Seguso e Carlo Scarpa. I cactus di Napoleone Martinuzzi e le anatre di VAMSA si mescolano armoniosamente con gli obelischi di Venini, creando un ambiente che incanta i visitatori. Zoppi non è solo un collezionista, ma un vero e proprio scopritore. La sua ricerca instancabile lo porta a scovare tesori nascosti nei magazzini di Murano e nei mercatini delle pulci, arricchendo continuamente la sua collezione con pezzi rari e unici. Guidato da una conoscenza intima e profonda del vetro, Zoppi ha saputo mantenere viva una tradizione secolare, rendendola accessibile e affascinante per le nuove generazioni. La storia di Alessandro Zoppi è un tributo alla passione e alla dedizione. Il suo palazzo, tra le opulente boutique di San Marco, è un faro di creatività e bellezza, che ricorda a tutti noi l'importanza di preservare e celebrare l'artigianato e la cultura veneziana. In un mondo sempre più orientato verso il generico e il sicuro, la collezione di Zoppi ci invita a esplorare l'ignoto e a valorizzare le esperienze uniche e personali.

 

ARISTIDE NAJEAN : LA PIÙ BELLA FORNACE  DI MURANO 

 Aristide Najean, rinomato artista francese, ha trovato a Murano il luogo ideale per esprimere la sua arte, apprendendo dai più grandi Maestri Vetrai le tecniche raffinate di lavorazione del vetro. Najean non è solo un pittore e scultore, ma un innovatore che ha saputo trasformare la tradizione muranese in qualcosa di completamente nuovo e contemporaneo.
La sua fornace, battezzata "La Cattedrale", è il cuore pulsante delle sue creazioni. Qui, Najean realizza sculture di luce, installazioni luminose e opere d'arte uniche, dove pittura e scultura si fondono in un equilibrio perfetto. Ogni pezzo è inedito e originale, frutto di un processo che combina la tradizione secolare del vetro veneziano con una visione artistica moderna.
Superando i confini della tradizione, Aristide ha portato un nuovo impulso creativo al mondo dell'arte del vetro. La sua padronanza del materiale, tenuto giorno e notte in uno stato di fusione ardente, è il risultato di anni di dedizione e studio. Najean ha riorganizzato la sua tavolozza di colori, assorbendo e trasformando il vetro attraverso tecniche di allungamento, deformazione e soffiatura. Ogni pezzo prende vita grazie alla sua abilità nel catturare e manipolare la luce, trasformando la sostanza minerale in opere che riflettono la sua immaginazione e poesia. A Murano, il mare, la sabbia e il fuoco dettano i ritmi di vita. All'alba, il vetro fuso reclama la sua forma definitiva, e Najean, come un traghettatore, guida la materia da una consistenza all'altra, infondendole poesia, energia e vita. Nel frastuono della fornace, è sempre il vetro ad avere l'ultima parola.
Najean non è solo un artista, ma anche un abile conduttore della sua squadra di vetrai. Ogni giorno, sotto le sue attente istruzioni, maestri altamente qualificati lavorano il vetro incandescente con precisione e velocità. Preparano i colori minerali, applicano l'oro, riportano il vetro alla fiamma ogni due minuti, mantenendo il controllo sulla malleabilità del materiale. Il calore dei forni è costantemente rovente, e il vetro richiede un'attenzione costante. Realizzando con successo ogni progetto, Aristide Najean ha dimostrato di essere non solo un maestro del vetro, ma anche un innovatore capace di reinterpretare e rinnovare una delle più antiche tradizioni artistiche veneziane. Le sue opere, vere e proprie sculture di luce, continuano a stupire e affascinare, portando l'arte del vetro verso nuove e inaspettate direzioni.

 

 

PALAZZINA GRASSI DISEGNATA DA PHILIPPE STARCK 

 Nel cuore pulsante di Venezia, tra le calli affascinanti e i canali serpeggianti, si trova un simbolo moderno di eleganza e lusso: Palazzina Grassi. Questo esclusivo hotel boutique, incastonato in un edificio del XVI secolo lungo il Canal Grande, rappresenta un perfetto connubio tra la maestosità storica della città e il design contemporaneo di Philippe Starck. Quando Philippe Starck ha preso in mano il progetto di Palazzina Grassi, il suo obiettivo era chiaro: creare un luogo che incarnasse il lusso moderno senza tradire l'anima storica di Venezia. Dal 2009, anno della sua apertura, l'hotel è diventato un punto di riferimento per chi cerca un'esperienza unica, combinando arte, design e ospitalità di altissimo livello. Con il suo design cosmopolita e una filosofia innovativa, Palazzina Grassi ha attratto una clientela internazionale, diventando rapidamente una meta ambita durante eventi prestigiosi come il Festival del Cinema di Venezia e la Biennale. Celebrità e artisti trovano qui un rifugio dove il servizio impeccabile e l'atmosfera ricercata rendono ogni soggiorno memorabile.
Ogni camera e suite, progettata personalmente da Starck, è una combinazione di materiali tradizionali veneziani e design contemporaneo. Gli ospiti possono godere di panorami mozzafiato sul Canal Grande o sui suggestivi tetti della città, immersi in un'atmosfera che unisce sensualità e raffinatezza. Per gli amanti della gastronomia, Palazzina Grassi propone il ristorante The Restaurant, dove vengono servite delizie veneziane e internazionali in un ambiente sofisticato. La Terrace, con la sua vista panoramica, è il luogo ideale per un brunch estivo o un cocktail serale, mentre The Lounge offre un rifugio esclusivo lungo il Canal Grande.
Il successo di Palazzina Grassi si deve anche alla visione di Antonio Onorato, imprenditore veneziano e fondatore del gruppo Relegance Hotels & Resorts. Con una carriera costellata di successi nel settore dell'ospitalità di lusso, Onorato ha saputo combinare esperienza e innovazione, trasformando Palazzina Grassi in un'icona del settore.
Dall'inaugurazione di Palazzina Grassi, Onorato ha espanso i suoi progetti imprenditoriali con la creazione del brand Relegance Hotels & Resorts, che include il Rosapetra Spa Resort a Cortina d'Ampezzo e Punta Conterie a Murano. Ogni struttura del gruppo riflette una filosofia di eleganza e autenticità, offrendo esperienze uniche in destinazioni da sogno.

PUNTA CONTERIE : IL NUOVO POLO DEL DESIGN  E ARTE CONTEMPORANEA A MURANO 
Nel cuore dell'isola di Murano, rinomata per la sua antica tradizione vetraria, nasce un nuovo punto di riferimento per il design e l'arte contemporanea: Punta Conterie. Questo innovativo spazio culturale e creativo rappresenta un ponte tra la storica maestria dei maestri vetrai muranesi e le tendenze artistiche moderne, offrendo un'esperienza unica ai visitatori. Punta Conterie si presenta come un centro polifunzionale che abbraccia gallerie d'arte, atelier di design, laboratori creativi e spazi espositivi. Situato in un edificio storico sapientemente ristrutturato, questo polo culturale si pone l'obiettivo di valorizzare e rilanciare la tradizione vetraria di Murano, integrandola con le espressioni artistiche contemporanee. Il cuore pulsante di Punta Conterie è senza dubbio il suo omaggio al vetro di Murano. I visitatori possono ammirare opere d'arte in vetro realizzate dai maestri vetrai locali, che uniscono tecniche tradizionali con design innovativi. Le esposizioni temporanee ospitano artisti internazionali, creando un dialogo continuo tra la tradizione muranese e le avanguardie artistiche. Punta Conterie non è solo un luogo di esposizione, ma anche di produzione. I laboratori artigianali offrono workshop e corsi per appassionati e professionisti, permettendo loro di apprendere direttamente dai maestri vetrai. Questa interazione diretta con l'artigianato di alta gamma permette ai visitatori di vivere un'esperienza immersiva e autentica.
Le gallerie d'arte di Punta Conterie ospitano mostre temporanee di artisti contemporanei, con una particolare attenzione alle opere che esplorano nuovi linguaggi espressivi attraverso il vetro. Questi spazi espositivi diventano luoghi di incontro e scambio culturale, dove artisti, critici d'arte e appassionati possono condividere idee e ispirazioni. Oltre agli spazi espositivi, Punta Conterie offre un ambiente accogliente con aree dedicate al relax e alla socializzazione. Il caffè interno e la terrazza panoramica sono perfetti per una pausa rigenerante, mentre il negozio di design propone una selezione di oggetti unici realizzati da artisti e artigiani locali.


 ALESSANDRO MALOSSI CONQUISTA VENEZIA CON UNA NUOVA MOSTRA A PUNTA CONTERIE 
Dal 27 giugno al 30 agosto, Punta Conterie a Murano ospita "Alessandro Malossi takes Venice", una mostra dedicata alle opere dell’artista Alessandro Malossi. L'evento si terrà nel nuovo spazio espositivo Ingalleria Art Gallery, situato al primo piano del complesso.
Classe 1993, Alessandro Malossi è un artista innovativo, formatosi all’accademia NABA di Milano. Ha iniziato la sua carriera con la pittura, per poi passare all’arte digitale. Con uno stile unico e provocatorio, Malossi ha saputo fondere arte e moda, collaborando con marchi di fama internazionale come Calvin Klein, Nike, Trussardi e Hogan. Il suo lavoro si inserisce perfettamente nell’era digitale e dei social media.
"Alessandro Malossi takes Venice" presenta dieci delle opere più significative dell'artista. Tra queste, spiccano le opere digitali del progetto Noah, che rappresentano animali realizzati con accessori di noti marchi di lusso, offrendo una reinterpretazione dell'arca di Noè per riflettere su materialismo e consumismo. Saranno esposte anche due cover di Vogue trasformate in opere d'arte digitali per il progetto VOGU3 e "Millennials' Bug", un'opera che esplora il ruolo dei social network. Inoltre, la mostra includerà un’opera inedita dedicata a Venezia, creata appositamente per questa occasione. Punta Conterie ha un collegamento diretto con Palazzina Grassi, offrendo un’esperienza completa delle eccellenze veneziane.

Fino al 30 agosto 2024
Luogo: Ingalleria Art Gallery, Punta Conterie, Fondamenta Marco Giustinian, 1, 30141 Murano

CORONE NOMATE, MOSTRA ESCLUSIVA DI AMANDA PANEZO

Ingalleria Art Gallery a Punta Conterie, Murano, ospita "Corone Nomate", una mostra esclusiva dell’artista Amanda Panezo. La mostra celebra la fusione tra tradizione e innovazione, e l'inaugurazione sarà segnata da un vernissage il 1° giugno. Amanda Panezo, nota per la sua tecnica unica a tratteggio, presenta 16 tele in lino raffiguranti corone regali. Tra le opere esposte, spiccano le corone Maxim, simbolo di espansione e conquista, e le corone Augusta, rappresentative di una personalità pacata e mediatrice. Le corone sono numerate e caratterizzate da colori vivaci come l’arancione, il giallo e il rosso, scelti dall’artista per diffondere gioia e catturare l'attenzione. Amanda Panezo ha sviluppato la sua tecnica a tratteggio quasi per caso, trasformando la frustrazione in creatività. L’uso di colori a olio densi e in rilievo crea un effetto tridimensionale che rende le sue opere riconoscibili e distintive. Ogni corona richiede un mese di lavoro meticoloso, dimostrando la dedizione e la precisione dell’artista.
"Le corone fanno parte della cultura occidentale. Con le mie opere, voglio lanciare un messaggio positivo: ‘Sentiti re o regina della tua vita’", spiega Amanda Panezo. Le corone non sono solo simboli di potere, ma rappresentano anche la sovranità dello spirito e l’aspirazione a qualcosa di più elevato.
Le tele di Amanda sono incorniciate con legno dorato a cassetta americana o plexiglass di alta qualità. Queste cornici speciali non solo completano l'opera, ma le preparano per essere accolte in qualsiasi casa, riempiendola di allegria, energia e entusiasmo.

Fino al 30 agosto 2024
Luogo: Ingalleria Art Gallery, Punta Conterie, Fondamenta Marco Giustinian, 1, 30141 Murano

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