Parigi, le dieci eccellenze della Ville Lumière
Un desiderio, una città. Parigi, la capitale mondiale del turismo. Nel difficile periodo che stiamo vivendo ogni luogo assume un sapore diverso ed è come vederlo per la prima volta. Stamattina, per esempio, passeggiare semplicemente nel Jardin de Tuileries, in place de la Concorde, mi è sembrata un'esperienza quasi metafisica. Parigi è tutta bellissima ma ho deciso di riassumere la Ville-Lumière che amo in dieci pillole, non scontate, che rappresentano una delle città più belle del mondo.
Come un bicchiere di champagne da bere tutto d'un fiato. Magari non saranno Notre Dame o la Tour Eiffel, non sono le tipiche cartoline, però chi vuole davvero conoscere la capitale francese nella sua essenza non può prescinderne. Sono gli splendori che si incontrano passeggiando per piazze e boulevard.
Un ristorante con una vista sulla Rive Gauche, la pasticceria che sforna i famosi e coloratissimi Macaron (quelli originali e squisiti), un museo che sembra una fabbrica nel cuore del Marais, l’hotel che con il suo lusso raffinato più ci immerge nella magica atmosfera parigina e anche molto altro.
La cultura del Beaubourg. Cominciamo dal Centre Pompidou, noto come Beaubourg, che è uno dei luoghi più visitati di Parigi e rappresenta una delle strutture multimediali più frequentate del pianeta. Progettato dal nostro archistar Renzo Piano e da Richard Rogers, è stato inaugurato nel 1977. Da circa due anni è stato riaperto al pubblico, dopo alcuni interventi di tipo strutturale. Negli spazi dei vari piani dell'edificio hanno sede: Il Musée national d'Art moderne (MNAM) che occupa i piani alti e che dopo il Moma di New York è il più ricco e importante al mondo in quanto dona una panoramica completa sulle avanguardie del primo '900. Si trovano sezioni dedicate all' École de Paris, al cubismo e surrealismo; opere di Henri Matisse, Pablo Picasso, Marc Chagall, Wassily Kandinsky e Constantin Brancusi, frutto di lasciti ereditari; Wols, Nicolas De Stäel, Serge Poliakoff, Jean Bazaine, Alfred Manessier, Jean Dubuffet, Jean Fautrier, Pierre Soulages, Georges Mathieu, Henri Michaux, Hans Hartung, Lucio Fontana, Antoni Tàpies, Karel Appel; arte nord-americana, dall'espressionismo astratto, Pop Art e minimalismo ed arte concettuale.
Il lusso del Park Hyatt. Passiamo al mitico 5 stelle lusso Hotel Park Hyatt Paris-Vendôme, che si trova nel cuore di Parigi, sulla prestigiosa Rue de la Paix, a pochi passi da Place Vendôme e Place de la Concorde. La sua elegante facciata si estende per un buon tratto di rue de la Paix, una via centralissima che si interseca, da un lato con la piazza dell'Opéra Garnier, il famoso teatro dell'opera parigino, e dall'altro lato con place Vendôme, la piazza in cui hanno sede le gioiellerie più rinomate. Un quartiere di lusso, insomma, quello che ospita il Park Hyatt Vendôme, un hotel dai toni eleganti che vanno dal bianco accostato ad elementi beige e marroni, allestiti in uno spazio illuminato da grandi finestre. L’arredamento di grande classe delle camere è finito in dettaglio impeccabile con legno, seta e bronzo, bagni di pietra calcarea con pavimento riscaldato, vasca immersione, doccia a pioggia. Si gode di una vista nella vivace Rue Volney o sul caratteristico cortile parigino. La suite, tipo la Suite impériale, dove soggiorno, è un ambiente accogliente, provvisto di tutti i servizi e le comodità che si possano desiderare, tra cui anche hammam e un lettino per i massaggi.
La delizia dei Macaron, i famosi dolcetti colorati parigini. La storia dei salotti parigini del thè è intimamente legata alla storia della famiglia Ladurée. Tutto è iniziato nel 1862, quando Louis Ernest Ladurée, un uomo del sud-ovest, mugnaio di mestiere, ha creato un forno in rue Royale a Parigi. A quel tempo la Madeleine era una zona commerciale in pieno sviluppo, dove i più grandi architetti del lusso francese erano già installati. La decorazione della pasticceria è stata affidata a Jules Chéret che creò i poster più famosi del secolo. Essa si basa sulle tecniche usate per dipingere il soffitto della Cappella Sistina e l'Opera Garnier. Il prodotto più emblematico di Ladurée è il Macaron. Il Macaron è un pasticcino il cui nome deriva dall'italiano dialettale "maccarone”. E’ un dolce a base di meringhe, ottenuto da una miscela di albume d'uovo, farina di mandorle, e zucchero granulato. Squisiti.
Shopping alle Galeries Lafayette. Le tappe d'obbligo per lo shopping sono senz'altro le Galeries Lafayette, in particolare quella in Boulevard Haussmann, non lontana dal mio hotel. L'azienda nacque nel 1895 a opera di Théophile Bader ed Alphonse Kahn, che aprirono a Parigi una merceria chiamata "Aux Galeries Lafayette". Qui crearono i loro primi laboratori di confezione di moda, vendendo i loro prodotti. L’apertura del magazzino di Boulevard Haussmann avvenne nel 1912. Il magazzino Haussmann oggi ha un numero di visitatori equivalente a quello della Tour Eiffel. Persone dal mondo intero sono venute a fare shopping alle Galeries Lafayette come la Duchessa di Windsor, la moglie dell’ Aga Khan, la grande Bégum. Infine anche il Principe Carlo e Bill Clinton hanno visitato il negozio. Nel 1996 le Galeries Lafayette hanno celebrato il loro centenario. I principali magazzini Lafayette di Parigi sono: Galeries Lafayette Haussmann, Galerie Lafayette Montparnasse, Galerie Lafayette Berlin.
Arte al Museo del quai Branly-Jacques Chirac. Un'altra tappa obbligata (che in questi giorni non posso fare causa Covid) è al Museo del quai Branly, progettato dall’architetto Jean Nouvel e dedicato all’arte e alla cultura dei paesi extraeuropei. È diventato una vera cittadella della cultura, con un programma di spettacoli dal vivo, concerti, film, conferenze, mediateca, sala lettura, ristoranti. Essendo il quarto museo piu' grande di Parigi raccoglie 3.500 opere esposte in modo permanente. Un museo del XXI secolo, che mette a disposizione del pubblico strumenti interattivi e programma ogni anno una decina di esposizioni che un appassionato d'arte non può perdere.
I sapori del ristorante Maison Blanche. Inserito dal magazine Forbes nella lista dei dieci ristoranti migliori al mondo, vale la pena sedere alla Maison Blanche anche solo per la panoramica mozzafiato che si può ammirare dalla grande vetrata interna. Situato sul tetto del Teatro degli Champs Elysées, il ristorante si affaccia sulla Tour Eiffel e sulla Senna. Lo chef si è ispirato per la preparazione dei suoi piatti alla "cucina dei cinque sensi", inaugurata dai gemelli Jacques e Laurent Pourcel, una cucina basata sui sapori del mediterraneo, in particolare della Linguadoca. Esempi? Carciofi in salsa a base di pepe; foie gras di anatra in padella su pane alle spezie, innaffiato da sciroppo di Banyuls. Il ristorante è disposto su due livelli, illuminati con luci soffuse.Una volta terminata la cena, lo chef sarà ben contento di raggiungerti al tavolo e fornirti delucidazioni sulla preparazione dei suoi piatti davvero eccezionali.
Come non regalarsi una degustazione del cioccolato artigianale? Altra mia tappa alla Cocholaterie di Jacques Genin nel quartiere Marais. La sua passione per la cioccolata è famosa in quanto fornisce tutti i più prestigiosi hotel e ristoranti della città. Lo spazio unico di 400 metri quadrati è su due piani. Progettato dall'architetto William Leclercq, lo spazio si mescola con virtuosismo e nobili materie prime: pietra, metallo, travi, pilastri, pavimenti in rovere oliato e acciaio inox lucido. Un'impostazione di carattere e di calore per l'immagine del fondatore Jacques Genin. Nella sorprendente chocolaterie troviamo anche caramelle al cioccolato, alla mou e altri deliziosi dessert. Al piano superiore il laboratorio, dove vengono ideate le splendide creazioni, mentre al piano terra la sala di degustazione è arredata da poltrone in pelle crema o marrone chiaro. Qui la freschezza, la genuinità dei prodotti e l’eccellenza sono le parole d'ordine. Qui Jacques Genin crea le migliori varietà di cioccolato di tutto il mondo che sposa ganache, thè normale o aromatizzato da piante e spezie.
La bellezza ritrovata. Il punto di riferimento a Parigi per i trattamenti al viso e al corpo è la Spa Dior Institut dell'Hotel Plaza Athénée. Qui hanno unito i loro valori e know-how per creare il più parigino degli istituti di bellezza. Perfetta combinazione di innovazione, raffinatezza e sensorialità, Dior Institut offre una via di fuga eccezionale e rivitalizzante. In questa enclave invitante, dove il tempo sembra essersi fermato, l'obiettivo primario è di far rivivere la bellezza giovanile del viso e del corpo attraverso un approccio globale, l'interazione dei migliori trattamenti e tecniche per garantire risultati ottimali. L'Institut Dior al Plaza Athénée dispone di cinque sale per trattamenti (tra cui una doppia) e una sala relax, un centro fitness, bagno turco hammam e sauna.
Il Caffè degli artisti. Al mattino di solito, dopo una passeggiata al Jardin de Tuileries e Jardin de Luxembourg, non posso non fare un salto al mitico Café “Les Deux Magots”, che ha sempre svolto un ruolo importante nella vita culturale di Parigi. Creato nel 1933, il Prix des Deux Magots segnò la sua vocazione letteraria. Frequentato da molti artisti famosi tra cui : Elsa Triolet, André Gide, Jean Giraudoux, Picasso, Fernand Léger, Prévert, Hemingway, Sartre, Simone de Beauvoir, solo per citarne alcuni, ha accolto i surrealisti sotto l'egida di Andrè Breton, ben prima degli esistenzialisti che hanno fatto le notti brave nelle cantine del quartiere. Questo caffè, essendo tra i più antichi di Parigi, ha mantenuto il suo carattere originale. I camerieri, vestiti di bianco e nero, secondo la tradizione, servono ancora alcune bevande (vino, champagne, liquori) ai clienti, con la presentazione della bottiglia. Servono anche il cioccolato preparato con le antiche tavolette, sciolto nel latte e caffè, come un tempo, e presentato in pentole fumanti portate a tavola.
Pranzo da Alcazar. Dopodiché dove andare a pranzo? Al ristorante “Alcazar”, che era un’antica sala per il gioco della "palla corda" nel XVII secolo, poi tipografia ed infine celebre cabaret. Oggi l'Alcazar riapre i battenti sotto le vesti di un ristorante accogliente, raffinato ed elegante dalla decorazione moderna ed originale. Si articola su due livelli: il Ristorante e la Mezzanine (ovvero il bar) in cui ogni sera orchestre dal vivo o dj propongono musiche particolarissime provenienti da tutto il mondo. Dominato da una altezza di 12 metri con baldacchino, il ristorante ha 220 posti con vista sulla cucina. In soppalco, luci soffuse e cuscini colorati per il Bar and Lounge privata completamente vetrata.
Anche queste perle, queste dieci bellezze meno conosciute di Parigi, ne fanno una città unica e inimitabile. Così come il Louvre, Montmartre o Notre Dame che, nonostante le difficoltà del Covid, si sta restaurando. Perché Parigi, come scriveva Honore’ de Balzac è come un oceano: gettateci una sonda e non ne conoscerete mai la profondità.