Saint-Tropez, il gioiello della riviera francese
Siamo a settembre e sto passeggiando lungo i moli del porto di Saint-Tropez. La calca estiva è scemata, il mare leggermente increspato e la brezza accarezza il pelo di Leone. Già lo conoscete, è il mio inseparabile cane. Juliette Greco scriveva che Saint-Tropez è "un posto magico dove bere, ballare, nuotare, prendere il sole e fare l'amore…". Pensate che fino al 1956 circa Saint- Tropez era un villaggio di pescatori, molto suggestivo ma sconosciuto ai più. Poi Roger Vadim girò qui il film "Et Dieu.. crèa la femme", con una giovanissima Brigitte Bardot, e da allora la fama di questo borgo esplose e divenne un luogo famoso, punto di incontro del jet set internazionale.
Storica diventò anche la spiaggia di Pampelonne e il suo Club 55, dove sto andando a pranzo. Saint-Tropez venne soprannominata Saint-Trop e il mondo artistico e intellettuale parigino, affascinato da questo incanto, cominciò a frequentarla ogni estate. A Saint- Tropez tutto è famoso: le spiagge, la piazzetta des Lices dove all’ora dell’aperitivo, sotto l’ombra dei platani, si sorseggia pastis. Sono famosi il mercato e la squisita Tropèzienne, la mitica torta locale guarnita da un melange di tre tipi di creme la cui ricetta rimane segreta.
Ricordo che dieci anni fa ne provai almeno dieci tipi diversi a Saint-Tropez. La più buona la mangiai all'Hotel Byblos, lo storico hotel 5 stelle dove ora soggiorno. Fin dalla sua apertura nel 1967 l’Hotel Byblos Saint-Tropez è stata la meta preferita dei vip (Brigitte Bardot ovviamente, ma anche Mick Jagger, Alain Delon, Jack Nicholson), nobili e celebrità provenienti da tutto il mondo. L’hotel è posizionato nel cuore di Saint-Tropez, vicino al porto e alle splendide spiagge di Pampelonne. È un vero e proprio villaggio dentro il villaggio, caratterizzato da straordinari ristoranti, una piscina che non ha eguali, una Spa unica e la Cave du Roy, il locale per eccellenza delle caldissime notti di Saint-Tropez. La mia suite, pardon mia e di Leone, è un vero e proprio appartamento con camera e salone immensi, design raffinato e un melange di colori di un'eleganza rara. Il tipo in lusso che preferisco: ovvero quello con un'anima, dove ti senti a casa tua e non in un albergo.
Mi dirigo a pranzo al Club 55 mentre Leone mi zampetta intorno felice. Deve essere la magia di Saint-Tropez che nella quiete di settembre è ancora più godibile. Mentre cammino penso a Coco Chanel, Maurice Chevalier e Isadora Duncan che furono i primi personaggi famosi a frequentare questo gioiello. Allora l’atmosfera particolare di questo borgo, che già vedeva auto di prestigio e yacht da sogno in porto, era resa ancora più affascinante da intellettuali e artisti. Infatti arrivarono Errol Flynn, Marlene Dietrich, Orson Welles, Ernest Hemingway, Gérard Philipe e Picasso. Subito dopo la guerra trascorrevano lunghi periodi qui anche gli “esistenzialisti”: Jean-Paul Sartre con Simone de Beauvoir, Juliette Greco e Boris Vian. Qui Mick Jagger sposò Bianca Perez Moreno de Macias. Al loro matrimonio arrivò il mondo in Rolls-Royce: Alain Delon, Roger Vadim, Keith Richard, Paul McCartney, Ringo Starr ed Eric Clapton.
Nell’estate del 1968 la storia d’amore tra il simbolo della femminilità del tempo, Brigitte Bardot, e il playboy Gigi Rizzi fece di Saint-Tropez il fulcro della mondanità. Ma come per tutti gli amori estivi, ai principi di settembre, la fine stava per arrivare anche per quella liason. Ritorno alla realtà e penso che, anche se al Club 55 è già settembre inoltrato, l'estate continua e tutto parla di bellezza. Mi sto gustando dei tagliolini all'astice divini e sto osservando i tavoli che sono ornati da stupendi cesti di frutta e verdura come se fossero dei fiori. Intorno a me il mondo. Dopo una deliziosa Tarte au citron prendo Leone e rientro al Byblos. Stasera ci attende una cena al lume di candela a bordo piscina con amici francesi e un menu da capogiro. Insomma che dire...Vive la France!
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