La magia e lo charme di Cap Estel: il mitico hotel 5 stelle compie 150 anni
Quando vedo apparire Cap Estel, il mitico hotel 5 stelle a Èze sur mer, mi stordisce il profumo dei gelsomini che qui, chissà mai perché, è più dolce che altrove. Si percepisce nell’aria qualcosa di magico e mi domando che razza di paradiso sia mai questo. Un paradiso che, pensate, quest'anno compie 150 anni. L'espressione Costa Azzurra è stata coniata proprio in questi luoghi: la inventò lo scrittore Stephen Liégard mentre si inerpicava lungo i tornanti del Sentiero di Nietzsche. Infatti, durante il suo girovagare in questo spicchio di Eden, il filosofo compose Così parlò Zarathustra, motivo per cui il sentiero che unisce Èze sur mer con Èze village porta il suo nome.
Non mi sorprende che il panorama mozzafiato a strapiombo sul mare lo abbia ispirato. Come l’hotel Cap Estel ispira me: è un luogo affascinante, incastonato nel verde di una penisola privata di due ettari che si affaccia sull’azzurro accecante del Mediterraneo. Entrando nella hall mi lascio alle spalle il mondo e vengo catapultata in un’altra dimensione fatta di lusso, eleganza e bellezza. Ricorda la raffinata atmosfera del Grande Gatsby e l’epoca di Francis Scott Fitzgerald. Anche Leone, il mio cane che mi accompagna spesso nei miei viaggi, scodinzola: non so cosa gli passi per la mente, ma so per certo che è felice. Non potrebbe essere altrimenti: questo splendido palazzo gode di una posizione privilegiata a Èze sur mer, nel cuore della Costa Azzurra tra Nizza e Monte Carlo. Un’oasi di pace e serenità, che offre un soggiorno in un ambiente preservato, alle porte delle città della Costa Azzurra. Ottima la spa e l'area benessere con annessa palestra, la piscina all'aperto (riscaldata da marzo a dicembre), la piscina coperta, la spiaggia privata e la sala cinema.
Mi viene servito in tavola un favoloso branzino al sale flambé. Fiori all’occhiello di questa struttura, infatti, sono i due rinomati ristoranti interni: “La tavola di Patrick Raingeard”, 1 stella Michelin e il ristorante gastronomico “Le Ficus”. Nella cornice onirica di Cap Estel, circondato dagli aromi e dai sapori del mare, lo chef stellato Patrick Raingeard, rende omaggio al Mediterraneo e alle sue tradizioni: la qualità dei prodotti, l’esecuzione curata, la punta di inventiva che valorizza l’insieme, abbinata al suo menu contemporaneo ricco di frutti di mare e prodotti locali. Il branzino che sto assaggiando è indimenticabile, ma è memorabile anche il suo Carpaccio di Saint Jacques con barbabietole e succhi di frutta di mandarino accompagnato da un gelato di caviale dell'Esturgeonnière. Tra i prelibati piatti del menu la scelta è davvero ardua: Millefoglie di fois gras all’anguilla affumicata; Melanzane bruciate con carbone, parmigiano croccante; Coda di rospo dal Mediterraneo con kumquat e issopo; Soufflè tradizionale al miele provenzale. Top. E, se il mio cane Leone potesse parlare, lo confermerebbe. Ma non è detto che un giorno di questi non impari.