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God is a Woman: il Femminismo Pratico torna a Milano con un festival aperto agli uomini

Nicoletta Orlandi Posti
Nicoletta Orlandi Posti

Nicoletta Orlandi Posti è nata e cresciuta alla Garbatella, popolare quartiere di Roma, ma vive a Milano. Giornalista professionista e storica dell'arte, cura su LiberoTv la rubrica "ART'è". Nel 2011 ha scritto "Il sacco di Roma. Tutta la verità sulla giunta Alemanno" (editori Riuniti); nel 2013 con i tipi dello stesso editore è uscito "Il sangue politico": la prefazione è di Erri De Luca. Il suo romanzo "A come amore", pubblicato a puntate su Facebook, ha dato il via nel 2008 all'era dell'e-feuilleton. A febbraio del 2015 è uscito il suo primo ebook "Expo2051". Nel 2016 Castelvecchi ha pubblicato il suo libro "Le bombe di Roma"; nel 2019 è uscita la seconda edizione. Sta lavorando a un romanzo erotico. Il titolo del blog è un omaggio al saggio del prof Vincenzo Trione.

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Ci sono donne che si battono per i diritti e le pari opportunità attraverso azioni pratiche e tangibili per portare cambiamenti reali nella vita delle donne. È il femminismo pratico che coinvolge in ogni parte del mondo donne di tutte le razze, etnie, classi sociali, orientamenti sessuali e identità di genere, che riconoscono l'importanza dell'educazione come strumento per l'emancipazione delle donne e reputano fondamentale l'importanza della collaborazione tra le donne. Un sogno? Assolutamente no: provare per credere. 

Dal 3 al 6 ottobre 2024, Milano si prepara ad accogliere la seconda edizione di God is a Woman, un festival unico nel suo genere, dedicato proprio al femminismo pratico, che mette al centro storie, progetti e voci di chi contribuisce attivamente alla costruzione di un mondo più equo e inclusivo. Dopo il grande successo della prima edizione, il festival torna più ricco e ambizioso, con nuove location e un programma che trasformerà i quartieri di Gorla, Turro e NoLo in un palcoscenico di arte, dibattiti, workshop e performance.

 

 

 

Il femminismo come pratica quotidiana Oltre i confini delle teorie accademiche, il festival esplora il femminismo nella sua dimensione più concreta, mettendo in luce ciò che viene fatto – e ciò che resta ancora da fare – per garantire i diritti e l’uguaglianza di tutte le persone, indipendentemente dal genere. Al centro dell’evento ci sono temi fondamentali come i tabù, i diritti, l'informazione, la creatività e la costruzione di comunità inclusive, che saranno affrontati attraverso la partecipazione di figure rilevanti nel panorama italiano e internazionale, tra cui artisti, attivisti e professionisti di diversi settori. Tra i nomi più attesi, spicca Noura Alqasasia, artista e designer palestinese, la cui partecipazione assume una rilevanza simbolica e umana, che attualmente si trova bloccata nella Striscia di Gaza insieme alla sua famiglia. Nonostante le difficoltà, Noura sarà presente in forma virtuale, contribuendo con un’opera e un video creati appositamente per il festival, che verranno esposti al Mini Spazio durante l’evento inaugurale del 3 ottobre. In un momento di particolare tensione e difficoltà per la popolazione palestinese, il festival lancia un forte messaggio di solidarietà, devolvendo parte del ricavato a Noura Alqasasia, che attraverso la sua arte cerca di dare voce alla condizione del suo popolo e della sua famiglia. La sorella Alaa è riuscita a raggiungere Istanbul, ma Noura e il resto della famiglia sono ancora bloccati a Gaza. Questo gesto di sostegno rappresenta un esempio concreto di come l’arte e la cultura possano farsi portavoce di diritti umani e solidarietà internazionale. 

 

Arte, dibattiti e creatività collettiva L'evento si aprirà con la mostra Woman’s Intimacy di La Fille Bertha, un'artista sarda che realizzerà opere site-specific per il festival, accompagnata dal contributo video di Noura Alqasasia. L’esposizione, ospitata da Mini Spazio, sarà il primo di una serie di eventi che animeranno Milano per quattro giorni consecutivi con figure di spicco come Stefania Crespi (DonnexStrada), Stella Pulpo e Roberta Lippi, fino a workshop pratici e rituali collettivi, come la pastificazione, la biodanza e lo yoga, offrendo momenti di riflessione e condivisione a tutte le persone partecipanti. Uno degli appuntamenti più attesi è il Rituals del 5 ottobre, che vedrà protagonisti esperti di discipline olistiche e pratiche creative, come Federica Sala e Caterina Tritto, invitando i partecipanti a sperimentare nuovi modi di esplorare la propria identità e relazionarsi con gli altri. Il festival si concluderà il 6 ottobre con il God is a Woman Market, un mercato che riunirà sartoria, gioielli artigianali, prodotti eno-gastronomici e creazioni vintage, tutti rigorosamente selezionati per il loro impegno verso la sostenibilità e la creatività indipendente.

Una rete di partner e creativi a sostegno della causa Il festival si avvale della collaborazione di un'ampia rete di partner e ambassador, che partecipano a titolo gratuito per sostenere la causa e diffondere il messaggio del femminismo pratico. Tra i nomi coinvolti ci sono creativi come Lorenzo Boero e Veronica Picelli, e locali famosi come Beltrami Vini e Tipografia Alimentare, che contribuiranno alla riuscita dell’evento, offrendo un sostegno logistico e creativo.

La seconda edizione di God is a Woman si conferma un appuntamento imperdibile per chi vuole avvicinarsi al femminismo in modo concreto e partecipativo, attraverso una pluralità di voci e pratiche. Tra arte, dibattiti e momenti di festa, il festival si propone non solo come un evento culturale, ma come uno spazio di incontro, riflessione e sostegno reciproco, con uno sguardo rivolto verso un futuro più inclusivo e giusto.  Per ulteriori informazioni e iscrizioni, è possibile visitare il sito ufficiale del festival, dove è disponibile anche il programma completo.

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