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Willy Monteiro, un piccolo alieno alla Mostra del Cinema di Venezia

Nicoletta Orlandi Posti
Nicoletta Orlandi Posti

Nicoletta Orlandi Posti è nata e cresciuta alla Garbatella, popolare quartiere di Roma, ma vive a Milano. Giornalista professionista e storica dell'arte, cura su LiberoTv la rubrica "ART'è". Nel 2011 ha scritto "Il sacco di Roma. Tutta la verità sulla giunta Alemanno" (editori Riuniti); nel 2013 con i tipi dello stesso editore è uscito "Il sangue politico": la prefazione è di Erri De Luca. Il suo romanzo "A come amore", pubblicato a puntate su Facebook, ha dato il via nel 2008 all'era dell'e-feuilleton. A febbraio del 2015 è uscito il suo primo ebook "Expo2051". Nel 2016 Castelvecchi ha pubblicato il suo libro "Le bombe di Roma"; nel 2019 è uscita la seconda edizione. Sta lavorando a un romanzo erotico. Il titolo del blog è un omaggio al saggio del prof Vincenzo Trione.

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Willy Monteiro Duarte torna a vivere come cartone animato e arriva da protagonista alla Mostra del Cinema di Venezia. Parla infatti del 21enne ucciso durante un pestaggio razzista a Colleferro, il 6 settembre di quattro anni fa, il cortometraggio d'animazione 3D dal titolo "Willy - Different is good", che sarà presentato il prossimo 31 agosto nella "Sala Tropicana" dell'Hotel Excelsior come "fuori concorso" del Festiva. In cinque minuti di video - realizzato usando tecnologie pionieristiche in Italia - la storia di Willy rivive attraverso le peripezie di un piccolo alieno, minacciato da bulli, che non vogliono solo umiliarlo, ma anche riprendere con un video il pestaggio per poi diffonderlo sui social. Nasce proprio da questa idea un contrasto tra i "cattivi" destinato a regalare al pubblico l'emozione di un finale sorprendente. L'alta tecnologia impiegata e la trasposizione in un ambiente "cartoon" rendono la storia narrata nel corto emblematica di quella accaduta nella vita reale. Ma nella fiction le differenze servono a far evolvere la società, e non a creare conflitti.

Autori del cortometraggio sono una settantina di ventenni, studenti della Side Academy di Verona che insegna l'arte digitale per il settore cinematografico.  "Già in fase di realizzazione il nostro corto animato ha catalizzato attenzioni mediatiche dovute ai valori culturali, oltre che estetici e tecnologici, di un progetto che speriamo abbia la più ampia diffusione possibile per i valori che trasmette ai ragazzi", ha spiegato Stefano Siganakis, ceo di Side Academy. Il 31 agosto alla presentazione del cortometraggio, alla quale è stata invitata come ospite d'onore la sorella di Willy, Milena Monteiro, parteciperà il corpo docenti della Side Accademy  (compresa Sarah Arduini, vincitrice del premio Oscar per gli effetti speciali nel film Disney "Il libro della giungla") e il direttore artistico del gigante multinazionale tech Ubisoft. 

Oltre per la tragica e ingiusta fine di Willy, una così grande attenzione all'opera prima è giustificata anche per il lavoro ce c'è dietro il cortometraggio. Per realizzarlo sono state necessarie centomila ore di lavoro, distribuite per esigenze accademiche in un triennio, che hanno impegnato una settantina di studenti. Circa ottomila i frame prodotti dagli animatori di Side Academy, guidati dalla loro insegnante Arduini. Per la produzione, è stato utilizzato in modo innovativo il software "Unreal Engine"di Epic Games che è il "game engine" di riferimento, da diversi anni, per il mondo dei videogame e ha permesso lo sviluppo di titoli come Fortnite, Cyberpunk 2077, Star Wars Jedi e The Fallen Order.

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