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Claire Fontaine: "Il personale è politico: siamo tutte donne clitoridee"
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La nuova installazione luminosa dell'artista collettiva Claire Fontaine "Cancel patriarchy" accoglie il pubblico nella Grand Hall di Base Milano con le frasi monumentali "Patriarchy kills (love)" e "We are all clitoridian women", mettendo esplicitamente in discussione il nostro consueto contesto emotivo e sociale, e portando nello spazio architettonico questioni che mostrano quanto il personale sia politico. Il patriarcato infatti siamo noi, afferma Claire Fontaine, e sta a ciascuno e ciascuna sbarazzarsene partendo dai propri sentimenti e dal proprio bisogno d’amore e di vita insoddisfatto.
Affermando che il patriarcato uccide (l’amore) e che siamo tutte donne clitoridee, l’artista ci regala parole che ci interpellano, ci sollecitano, ci provocano. La presenza del testo illuminato nello spazio cambia la nostra lettura della realtà e interagisce con i corpi che la attraversano. Il titolo Cancel Patriarchy evoca l’idea che l’invisibilizzazione dei colpevoli dei gesti di oppressione patriarcale vada applicata al patriarcato come forza sistemica, poiché non è la sua riforma, ma la sua abolizione a costituire l’orizzonte dell’artista. L’installazione di Claire Fontaine (artista collettiva fondata da James Thornhill e Fulvia Carnevale nel 2004 a Parigi che dal 2017 vive e lavora a Palermo) è un omaggio a Carla Lonzi, in cui la donna clitoridea rappresenta il piacere rivoluzionario negato dall’oppressore, il soggetto imprevisto che, al di fuori delle griglie di lettura abituali della società, insorge e fa apparire nuove possibilità di libertà. La pratica di Claire Fontaine, in continuità con le posizioni delle avanguardie storiche, non si focalizza sul genio individuale e l’eccellenza della singolarità, ma cerca l’attivazione delle forze e delle forme contenute all’interno della storia dell’arte, evidenziandone il potenziale politico. Secondo l’artista, infatti, esiste un valore d’uso delle immagini che consiste nel loro potere di smuovere i nostri corpi e i nostri pensieri, nell’illuminare il sensibile. L’'uso che Claire Fontaine fa del linguaggio è sempre mirato a illuminare i rapporti di forza che ci condizionano e i compromessi che facciamo pur di non opporci alle forze che ci opprimono.
L’installazione Cancel patriarchy rimarrà visibile nella Ground Hall dell’ex Ansaldo dall'11 aprile fino all’1 settembre diventando un vero e proprio landmark che rispecchia i valori su cui BASE sta focalizzando la propria attività di ricerca e sperimentazione multidisciplinare.
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Un santuario alpino sospeso nel tempo e nello spazio
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